L’industria delle catastrofi
di WILLIAM DOMENICHINI *
Negli ultimi tre anni il territorio della provincia della Spezia ha
risposto alla pioggia con un bollettino di guerra di frane ed alluvioni.
Il 25 ottobre 2011 il quadro diventa tragico: il 43% delle strade
interrotte, decine di paese isolati da giorni, borghi fantasma, ponti
crollati, 10 morti, 3 dispersi.
Diagnosi. Il clima è cambiato. Si continua a rubare spazio agli alvei
dei fiumi, nessuno gestisce i corsi che convogliano a valle migliaia di
metri cubi d’acqua in brevi tempi di corrivazione. L’abbandono della
coltivazioni collinari indebolisce i terreni, i frequenti incendi estivi
distruggono una vegetazione senza monitoraggio ne cura, diminuendo la
tenuta dei pendii, ostacolando il deflusso idrico. La cementificazione,
condonata o no, impermeabilizza il suolo. Le cassandre dell’autorità di
Bacino del Magra avevano previsto tutto, tracciando la mappa
dell’esondabilità del fiume con il Piano approvato nel 2003, ma i
vincoli non li vuole nessuno, quindi meglio ignorarli e dire a gran voce
che quella pianificazione è sbagliata o che gli eventi con tempi di
ritorno di due secoli non si verificheranno. Ed invece…
I sindaci monetizzano il territorio concedendo aree a rischio per
centri commerciali pieni di precari, capannoni senza merci, residenze
destinate a rimanere sfitte. Il pensiero unico stigmatizza le buone
pratiche e la colpa dei disastri è di chi dice no alla speculazione, o
si oppone ai dragaggi fluviali, salvo scoprire che uno studio
commissionato dall’Autorità di Bacino del Magra sulla gestione dei
sedimenti (Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Firenze,
2009), dimostra che “i tratti vallivi dei fiumi [Magra e Vara] hanno subito una più forte incisione del fondo”.
Il pregiudizio non si arresta nemmeno di fronte all’evidenza: il
medico fa la diagnosi ma il paziente rifiuta la cura.
Muro (appena costruito) a fianco della Scuola in Via Servano, crollato dopo tre giorni !
Cessi PUBBLICI che scaricano ?? dove provate ad immaginare ....
Tipica Accoglienza Turistica (Monterossina arraffona) tra degrado & rumenta, cartelli pubblicitari pagati anche con il contributo dei CITTADINI !
Promesse PUBBLICITARIE di Fondi (perduti) ?
Mega Parcheggi per Megalomani, sequestrati per colpa di chi, e sopra a tutto chi sapeva che ....
Paiolati (su Sacre Vie) da difendere con i denti ... per il bene comune ?Nessun RISPETTO per i MORTI, figuriamoci per i VIVI !
Piscine ad uso pubblico, costruite perchè OGGI i Komunisti NON esistono PIU' ....
Il sindaco di
Monterosso (Pdl) si gode un consiglio comunale senza minoranza,
autorizza la costruzione di una piscina sulla scogliera perché «di interesse pubblico»
ed avvia l’iter per realizzare 30 villette. Il sindaco di Brugnato
(Lega Nord) fa approvare in consiglio il via libera allo “Shopping
Brugnato 5 Terre”, un outlet da oltre cento negozi e migliaia di posti
auto, nella piana alluvionale (vedi le planimetrie).
Il pensiero unico contagia come una lattea cecità: il sindaco di
Sarzana (Pd) annuncia un Puc anti-cemento nel perimetro cittadino, ma
ben si guarda da discutere sul “progetto Marinella” (vedi il masterplan)
o altre glorificate cementificazione (Progetto Botta, ecc.), così come
la solerte assessora all’urbanistica della regione Liguria, Marilyn
Fusco (Idv), promuove un Piano Casa che fa invidia al centrodestra, tra
ampliamenti di immobili condonati e capannoni gonfiabili fino al 35 per
cento.
Le fede nel Pil alimenta l’industria delle catastrofi e nel paese
delle cricche non stupisce se, mentre centinaia di volontari spalano il
fango, imprenditori locali passano a fare il sopralluogo tra i disastri.
Non stupisce se il senatore Luigi Grillo (Pdl), proprietario di una
tenuta a Monterosso sulla quale la procura spezzina indaga per presunte
irregolarità edilizie, indichi la via maestra della ricostruzione: un
project financing che coinvolga i privati, pagandoli con i beni della
Marina Militare che alla Spezia sono in attesa di tornare alla comunità,
come chiedono da tempo i ragazzi di Marola, “murati vivi”. Chi è vivo
resterà murato o non farà in tempo ad asciugarsi le lacrime? Così, dopo
neanche dieci giorni si aggiungono altri sei morti per un nubifragio a
Genova. Una follia.
Cura. La solidarietà a questa gente, a questa terra, passa per un
cambiamento radicale, che si opponga alla cementificazione del suolo ed
al suo abbandono, assumendo un modello economico riproduttivo: i piccoli
comuni, presidi democratici del territorio, non devono sparire, al
contrario devono avere i mezzi per curare la natura che li circonda,
rifondando le loro economie in una conversione compatibile. Altro che
TAV, Gronda, Ponte sullo Stretto, Mose o missioni militari. Ironia della
sorte oggi la provincia della Spezia (e di Massa Carrara) ha bisogno di
centinaia di milioni di euro per tornare alla normalità, mentre qualche
anno fa, proprio lo spezzino Lorenzo Forcieri (Pd), allora
sottosegretario alla difesa, decise di spendere un miliardo di euro
aderendo al secondo livello del programma Joint Strike Fighter, per la
costruzione dei cacciabombardieri F-35 Lightning III.
Chissà se i ciechi guariranno inspiegabilmente da questo biancore.
Per ora ci limitiamo a ricordare, come dice José Saramago, che “il
problema principale di questo modello sociale sta nel fatto che il
potere economico coincide con il potere politico. L’unico antidoto per
invertire il cattivo funzionamento della Democrazia è costruire una
società critica che non si limiti ad accettare le cose per quello che
sembrano ma non sono. Una società che si faccia domande e dica di no
ogni volta che è giusto dire no”.
* Responsabile ambiente e beni comuni del PRC di La Spezia
NOI FAREMO RESISTENZA, PERCHE' PENSIAMO CHE IL BENE PRIMARIO SIA L'AMBIENTE,
SE SE L'UOMO VIVE BENE NEL SUO "AMBIENTE" TUTTI NE GUADAGNAMO !
ben venga poi.... TUTTO il RESTO
Che cosa ci fanno le ruspe in pieno quartiere Zuecca(dall'antico insediamento ebraico della Giudecca),in un sito che in un paese normale dovrebbe essere salvaguardato dalle speculazioni ,incuranti dei valori affettivi e culturali esistenti.
RispondiEliminaAmpliano ( dal moderno gergo monterossino piu' amplio e piu' guadagno ) ..
RispondiEliminaE bisogna far presto perche' se vincono quelli la' magari cambiano la commissione edilizia .
Nelle foto del blog si vede l'accoglienza turistica in loc. Loreto.
RispondiEliminaBidoni di rumenta.
In loc. Loreto ha sede il Consorzio turistico 5 terre che nel 2013 ha preso dalla giunta 30.000 euro per attivita' di promozione turistica.
La promozione sono quei bidoni ?
Quali sono i documenti che giustificano quei 30.000 euro ?
Giusto,fra due mesi si andrà a votare e sarà il momento giusto per mettere fine a tutto questo
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