giovedì 29 ottobre 2015

Con TUTTA probabilità ci siamo persi un pezzo del ...... o LUI era al lavoro e NON se ne è accorto !

"Pienamente d'accordo con Agata. Per il turismo i territori devono fare sistema"

Il sindaco Resasco pone alcuni punti di riflessione sul territorio: "Il turismo non può continuare ad essere banalizzato, noi ne stiamo già pagando le conseguenze".
`Pienamente d´accordo con Agata. Per il turismo i territori devono fare sistema`
Cinque Terre - Val di Vara - "Ho letto le dichiarazioni del sindaco di Levanto Ilario Agata e debbo dire che ne ho condiviso in pieno la filosofia , le richieste avanzate e le preoccupazioni da lui espresse". Sono le parole del primo cittadino di Vernazza Vincenzo Resasco che fa una riflessione su tutto il territorio delle Cinque Terre e sul turismo. "Puntare su una accoglienza di qualità - scrive Resasco - che metta in risalto le nostre eccellenze , valorizzi ancora di più un territorio di grande valenza paesaggistica , ambientale , turistica con un oculato programma di gestione dei flussi e che favorisca il turismo residenziale a discapito di quello mordi e fuggi è ormai un’urgenza per tutti i luoghi turistici non solo per le Cinque Terre". 
"Occorre fare sistema - dice il sindaco -. Ma è da anni che lo ripetiamo senza che nulla cambi. E’ dimostrato che il turismo è la prima industria della Liguria . Quindi come prima industria necessita di maggior considerazione. Ha bisogno di una impostazione scientifica, di professionisti, specialisti del settore che siano messi a capo dei sistemi turistici. Ma fare sistema è molto difficile perché, alla fine, dopo tanto parlare , ciascuno pensa a garantire e mantenere i propri interessi e rendite di posizione . Spesso il problema del turismo viene banalizzato e liquidato con dichiarazioni del tipo: si ma la mia città, il mio paese, il mio territorio è il più bello e poi noi i turisti li abbiamo. Ma conosciamo il grado di soddisfazione di questi turisti, cosa pensano di noi, cosa vogliono da noi? E questi turisti vanno via contenti e ritorneranno?" 
"Essendo il turismo un prodotto “industriale” - scrive Resasco - abbiamo bisogno di una organizzazione a livello territoriale che lavori per migliorare la qualità di questo prodotto e,essendo il turismo una industria pubblica e privata, che definisca, una volta per tutte, i compiti del privato e quelli del pubblico. Io non penso che oggi la soluzione sia bloccare i flussi o proporre il numero chiuso perché di difficile realizzazione. Ma visto il numero di presenze imbarazzante per luoghi Patrimonio mondiale dell’Umanità e sito Unesco, penso che la prima cosa da fare è gestirli spalmandoli su un territorio di area vasta. Qualcuno arriccerà il naso. Ma questa è l’unica soluzione per poter mantenere il turismo in un territorio che ha delle enormi potenzialità ancora inespresse e che dobbiamo assolutamente valorizzare per arricchire, migliorare e rendere sostenibile la nostra offerta turistica". 
"Mi piacerebbe pensare - ha proseguito il primo cittadino - ad una offerta turistica che promuovesse lo sviluppo di una rete sentieristica non solo limitata al sentiero azzurro che da Monterosso va a Corniglia, oggi letteralmente consumato dagli escursionisti che lo percorrono, ma allargata a quello che porta a Levanto inserendo i tantissimi sentieri verticali che allacciandosi a quelli alti offriranno ai turisti la possibilità di raggiungere la parte di riviera che va a Levanto, Bonassola, Framura e Deiva, quella che va a Portovenere e a monte, nell’immediato entroterra, a Pignone e Riccò. Quale altro territorio può proporre una offerta sentieristica cosi ampia e di una bellezza incredibile come questa ? Non è questo un modo intelligente per decongestionare i centri storici e promuovere un progetto di valorizzazione turistica delle frazioni collinari con i loro Santuari e di recupero , tutela e presidio del patrimonio agricolo - forestale ? E’ su questi progetti che si dovrebbe lavorare ed investire risorse importanti. 
E perché non pensare al turismo sportivo ? Surf, piste ciclabili, mountain bike, tree climbing, running, , trekking. Ed a quello culinario ed agricolo? Percorsi del gusto e presidi Slow Food, marchi di qualità, manifestazioni enogastronomiche, valorizzazione dei prodotti tipici. E a quello balneare? Area Marina protetta delle Cinque Terre e Santuario dei cetacei, sea watching, snorkeling, diving, servizi per le numerose spiagge libere raggiungibili solo via mare, pesca turismo? 
Questi sono a mio avviso pacchetti turistici da promuovere e che dovrebbe proporre il nostro territorio. O saremo condannati ad avere gruppi di turisti che scendono tra un treno e l’altro o da un vaporetto e l’altro, ingolfando i nostri paesi per visite lampo che durano al massimo venti minuti ?" 
"Condivido quindi pienamente la preoccupazione del Sindaco di Levanto “che le grandi presenze male organizzate possano diventare problematiche”. A noi sta già succedendo - ha aggiunto Resasco - . Sono ormai troppi gli articoli pubblicati su blog e riviste straniere che spiegano perché le Cinque Terre non sono più un paradiso ambito e le descrivono come invivibili. Questa “pubblicità allontanerà” quei turisti, che sono la nostra vera ricchezza, che vorrebbero continuare a soggiornare alle Cinque Terre per viverle . E’ vero, i nostri paesi sono ancora belli ma la bellezza ha valore solo se si riesce a gustarla, goderla e farla propria .
Nessuno si pone il problema di cosa succederà se perderemo il turismo residenziale ? Noi ce lo poniamo".
"Il Comune di Levanto - conclude Resasco - fa parte del Parco Nazionale delle Cinque Terre, e della Comunità del Parco. Quindi Levanto deve sedere assolutamente al tavolo del Turismo ed entrare a pieno titolo nel Sistema Turistico Locale. Io appoggerò questa tesi con lo scopo di poter collaborare tutti assieme Comuni, Parco Nazionale delle Cinque Terre e Regione Liguria per lo sviluppo condiviso e sostenibile ( non a parole ma a fatti) di un territorio , quello della Riviera di Levante, che con caratteristiche e peculiarità diverse, è di una bellezza unica".

Solo qualche mese fà sono state RACCOLTE la bellezza di MILLE SEICENTO firme

http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Attualita/Milleseicento-firme-per-l-Unione-dei-181362.aspx

Milleseicento firme per l'Unione dei Comuni delle Cinque Terre

La sezione locale di Confcommercio, i consorzi e gli operatori turistici hanno lanciato una petizione per la costituzione di un'Unione che comprenda solamente Riomaggiore, Vernazza e Monterosso.
Milleseicento firme per l´Unione dei Comuni delle Cinque Terre
La Spezia - Sono passati mesi da quanto alle Cinque Terre il dibattito era tutto incentrato sulla vicenda dell'Unione dei Comuni, che vedeva le tre amministrazioni comunali su due diversi fronti: da una parte Riomaggiore e Monterosso pronte a condividere i servizi con i Comuni dell'entroterra di Pignone e Riccò del golfo, dall'altra Vernazza, intenzionata a fare la stessa cosa con Framura, Bonassola e Deiva. Un assurdo che aveva scatenato un polverone all'interno del quale ogni soggetto della riviera aveva detto la sua, facendo poi convenire tutti o quasi che sarebbe stato necessario prima di tutto costituire un'Unione che comprendesse i tre Comuni e i cinque borghi conosciuti in tutto il mondo come una sola entità.

Alle promesse di passi indietro e alle rassicurazioni dei sindaci, però, non sono seguiti i fatti. E oggi alle Cinque Terre ci sono due Unioni. Così le associazioni dei commercianti e più in generale i rappresentanti del mondo economico locale hanno lanciato una petizione per riportare il tema al centro dell'agenda politica e in poche settimane hanno raccolto quasi milleseicento firme che saranno inviate ai primi cittadini insieme a una lettera, per dimostrare come il volere della cittadinanza sia opposto a quanto fatto sin'ora.

"Nelle le ultime assemblee popolari, svolte ancora nel mese di gennaio di quest'anno, era stata manifestata la volontà da parte delle amministrazioni comunali, sollecitate dal malcontento dei residenti ed esplicitato con una partecipata manifestazione popolare, di affrontare e risolvere l'argomento Unione dei Comuni. Negli incontri congiuntamente organizzati dalle amministrazioni in ogni Comune - scrivono il presidente di Confcommercio Cinque Terre, Giovanni Bellingeri, il presidente della Proloco di Monterosso, Stefano Nicora, il presidente del Consorzio turistico 5 Terre, Rina Moggia, il presidente dell'associazione Uniti per Corniglia, Alberto Codeglia, il presidente del consorzio Ambiente Turismo 5 Terre, Francesco Galleno, il presidente del Consorzio Pescatori 5 Terre, Giuseppe Martelli, il presidente dell'associazione Ospitalità 5 Terre, Francesco Maineri, il presidente del consorzio turistico In Manarola, Giovanni Cappellini, e il presidente del Circolo Pescatori Manarola, Roberto Benvenuto - avevate comunicato alla popolazione l'intenzione di adottare tutti i passi necessari affinché i tre Comuni delle Cinque Terre (Monterosso, Riomaggiore e Vernazza) uscissero, tutti e tre, dalle attuali due Unioni dei comuni che vede divisi il Comune di Vernazza dai Comuni di Riomaggiore e Monterosso. Tutto ciò per poi procedere a costituire una nuova Unione dei Comuni che comprendesse esclusivamente i tre Comuni delle Cinque Terre (Monterosso, Riomaggiore e Vernazza).
Tale proposta è stata accolta con molta soddisfazione sia dagli scriventi che da parte della popolazione e dalle imprese.
Come già detto in altre comunicazioni, quella di mantenere unito il territorio delle Cinque Terre è un punto fondamentale perché continui ad esserci una rappresentativa di realtà territoriali che hanno le stesse caratteristiche morfologiche, l’omogeneità e la complementarietà anche sotto l’aspetto economico e di popolazioni appartenenti al Parco Nazionale e all’Area Marina Protetta delle Cinque Terre e che hanno come priorità la gestione delle problematiche comuni prima fra tutte la tutela, la difesa e la messa in sicurezza del territorio.
Per dare maggiore forza, a quanto da voi prospettato nelle assemblee su menzionate, abbiamo deciso di raccogliere delle firme per esprimervi tutto l'appoggio necessario da parte della popolazione, delle imprese e dei turisti.
Questa raccolta di firme ad oggi ha portato adesioni per un totale di 1.597 consensi nei tre comuni delle Cinque Terre. Teniamo a precisare che le firme sono state apposte a seguito di questa dichiarazione: Con la presente i sottoscrittori chiedono ai sindaci dei Comuni di Riomaggiore, Vernazza e Monterosso di mettere in atto tutte le procedure necessarie per uscire dalle attuali due Unioni dei Comuni che vedono una anomala divisione tra i Comuni di Riomaggiore e Monterosso da una parte e Vernazza dall’altra. Dopo tale uscita si chiede che si proceda all’iniziativa di costituire l’Unione dei Comuni delle Cinque Terre composta dai soli Comuni di Riomaggiore, Vernazza e Monterosso al Mare.
A questo punto riteniamo che, visto quanto da Voi dichiarato, considerata la decisa presa di posizione delle segreterie locali di alcuni partiti politici, sostenuti dal Parco Cinque terre ma, soprattutto nel rispetto della volontà popolare manifestata con questa sottoscrizione, siano più che maturi i tempi di mettere in atto quanto promesso.
Vi chiediamo quindi di indire un tavolo programmatico e, alla presenza anche di un Rappresentante della Regione si stabiliscano tempi e procedure che dovranno essere portati avanti da voi amministratori per concretizzare quanto dichiarato e scritto
".

3 commenti:

  1. io farei attenzione a chi mettere alla cassa nelle sagre paesane

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  2. il buon Resasco e' l'emblema del " predica bene e...razzola male " !!!! ci spieghi come si fa' a far sistema nella gestione intelligente del flusso turistico nelle 5 Terre e fare un'unione dei Comuni che va' da tuttaltra parte!!!

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