Su indicazione del Comitato Tecnico-scientifico della Fondazione si inizierà la pulizia ed il ripristino dei “valletti” e dei “viaee” situati in zona ” Valletta” ( i più malmessi).
Per questo viene indetta una giornata di volontariato per sabato 29 novembre 2014 ( meteo permettendo),ritrovo alle ore 8 sul Piazzale della Chiesa di Manarola.Tutte le persone che hanno a cuore la salvaguardia del nostro territorio sono invitate ad aderire all’iniziativa,possibilmente munite delle attrezzature necessarie ( guanti,falcetti,
La Fondazione
La “Fondazione Manarola Cinqueterre” nasce a marzo del 2014 dopo circa un anno di gestazione durante il quale, un numero sempre crescente di persone ha contribuito partecipando alle numerose riunioni pubbliche.
La scelta di una fondazione di partecipazione ha consentito di costituire il capitale sociale necessariograzie alle donazioni ricevute, fra gli altri, da oltre il 50 % delle famiglie manarolesi!.
Il capitale sociale è costituito da denaro e terreni situati nell’area di intervento della Fondazione, compresa nel Parco Nazionale delle Cinque Terre e costituita dai campi terrazzati sovrastanti il borgo di Manarola, che attualmente sono in gran parte abbandonati.
L’obiettivo primario della Fondazione è la raccolta di fondi destinati a ricostruire i muretti a secco franati e rimettere a coltura i campi abbandonati, per ridare al paesaggio l’aspetto e la funzione che ha avuto per secoli e fino a pochi decenni fa; più nel dettaglio:
COME IMPIEGHEREMO I FONDI RACCOLTI
Azioni fondamentali
- 1.1 Pulizia dei terreni abbandonati ed attualmente occupati dalla “macchia mediterranea” e riattivazione del loro utilizzo agricolo eventualmente anche con colture “alternative” da progettare e programmare in modo organico in collaborazione con gli enti competenti (Parco, Forestale, ecc.)
- 1.2.1 Ripristino del sistema di smaltimento delle acque piovane attraverso la pulizia dei canaletti di scolo esistenti e per il loro intero tratto fino alla loro confluenza nel torrente Groppo.
- 1.2.2 Mantenimento, nel tempo della piena efficienza dei canaletti di scolo di cui al punto 1.2.1
- 1.3.1 Ricostruzione di tutti i tratti di muro di sostegno attualmente precipitati (ri-strutturazione) anche attraverso forme di stretta collaborazione con i proprietari e/o i conduttori dei terreni attualmente in coltivazione.
- 1.3.2 Ricostruzione, nel tempo, dei tratti di muro di sostegno che “ fisiologicamente” mano a mano crollano (manutenzione straordinaria) anche attraverso forme di stretta collaborazione con i proprietari e/o i conduttori dei terreni che, in futuro, continueranno ad essere coltivati.
- 1.4 Realizzazione nei vari terrazzamenti (sia quelli recuperati che in quelli già attualmente in coltivazione) di un efficiente ed organico sistema di raccolta e di smaltimento delle acque piovane verso i canaletti di cui ai punti 2.1 e 2.2.
- 1.5 Ripristino e mantenimento dei tratti di sentiero e delle infrastrutture speciali (“trenini”) che garantiscono l’accessibilità a tutti i terreni compresi nella zona.
Azioni complementari
- 2.1 Collaborare con altri Enti, Istituzioni, Associazioni culturali, Associazioni di categoria, ecc. alla preservazione e alla valorizzazione dei rilevanti valori estetico – paesaggistici oggettivamente presenti nella zona e configurabili come “risorsa” anche culturale e adatta ad “essere investita” nel processo produttivo del settore turistico e in quello della fruizione sociale del tempo libero.
- 2.2 Promuovere e/o gestire iniziative di tipo formativo – professionale capaci di creare e/o aggiornare personale e maestranze specializzati nella esecuzione degli interventi connessi al raggiungimento degli obiettivi primari.
- 2.3 Promuovere e/o gestire l’adeguamento dei percorsi pedonali situati all’interno della zona e di altri tratti di collegamento situati in altre zone ad essa adiacenti, al fine di un loro utilizzo anche da parte di gruppi di visitatori interessati ad approfondire la conoscenza specifica delle modalità e delle tecniche di conduzione agricola dei terrazzamenti, anche oltre, ovviamente, la semplice percezione visiva degli straordinari valori panoramici che la zona presenta.
motoseghe,decespugliatori,ecc).
Giornalino comunale " A Ciassa " .
RispondiEliminaIl numero di novembre 2014 del giornale ospita in prima pagina
alcune righe firmate dal sindaco .
Penso sarebbe stato opportuno oltre che doveroso ospitare anche
il pensiero di chi , alcuni anni addietro , invento' e per la prima
volta stampo' questo giornale .
Sarebbe stato un segno di considerazione ma purtroppo .......... .
Altra occasione buttata !!!!
Ma un sindaco, dico uno, che dica "ok ragazzi quel che è stato è stato e né io né la mia amministrazione possiamo farci niente, ma d'ora in poi per 5 anni niente cemento, niente opere faraoniche, quindi niente galleria Levanto-Monterosso, niente Eco centri, ma solo ordinaria amministrazione (che per Monterosso significa tantissimo!!!): sitemazione della rete fognaria, monitoraggio dei versanti, pulizia costante di sentieri, valli e torrenti. Dedicarsi al vero mantenimento del territorio. Rendere con assoluta priorità questo paese sicuro, pulito, vivibile. Me perchè tutti quelli che vanno in Comune poi quando ci sono, sono così attratti dal cemento??? Smentite, dite che voi non siete così, sarebbe già una bella cosa.....
RispondiEliminami associo e penso che si deve porre rimedio!! Cio' non toglie che questo " riemergere " puo' anche essere inteso come un tributo ad un' esperienza di tanti anni faì, L'importante che si riapra uno spazio di informazione e trasparenza che per troppi anni e' stata disattesa
RispondiEliminaMa quante musse,ragazzi !
RispondiEliminaImprovvisamente siete diventati di
palato fino ,voi che fino a ieri avete
coattivamente trangugiato di tutto!
Fatevi bastare(e leccatevi i baffi) di
avere un gruppo di giovani e onesti
amministratori che fanno e faranno
il massimo per migliorare la nostra
vivibilita' nella nostra Monterosso.
Si chiedono solamente un po' di fiducia ed anche di ...pazienza!.
La galleria Levanto Monterosso non è un opera faraonica di cemento.
RispondiEliminaE' un progetto che esiste da almeno 20 anni e si utilizzerebbe la galleria delle fs già esistente. Forse manca solo un pezzetto.
Si potrebbe andare a Levanto in bici o a piedi.
Certo, la fognatura è più urgente, prima bisogna mettere a posto tutto il resto. Ma sarebbe un'opera da tenere in considerazione
Solo un pezzetto (se è vero quel che si dice in giro) significa scavare una nuova galleria di 700 metri. Una cosa molto simile, sempre a quanto si dice in giro, a collegare la rotonda di Loreto a Via Molinelli. Siccome i costi di quest'intervento sarebbero salati, non capisco il perchè dedicarli a quello e non per esempio alla messa in sicurezza del nostro territorio: alle strade (ma l'hai vista la strada che dalla Colla scende a Fegina? Le caditoie? Lo scarico delle acque? Hai mai pensato che molta dell'acqua di quella strada finisce nel rio Pastenelli (uno dei principali portatori di acqua e fango in quel fatidico 25 ottobre di tre anni fa!) Recentemente qualcuno ha parlato di "fine del ciclo vitale" delle nostre strade. Non sarebbe forse meglio dedicare risorse a queste esigenze? Invece che pensare ad andare in bici a Levanto? Insieme alla messa in sicurezza del territorio c'e' la fognatura del paese, i divieti di balneazione. C'e' il bastione chiuso e in degrado, la frana dalla Tortuga ancora lì, il molo ed ora la frana di Loreto. Sinceramente pensare alla galleria di Levanto suona quasi offensivo. Basta cemento ed opere inutili per 5 anni! E pensare alla sicurezza del territorio ed investire lì. P.S. Ma è vero che la Regione è pronta a finanziare la galleria Levanto-Monterosso? Io non credo, prima finazierà la riapertura della Via dell'amore o forse no???
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