Cinque Terre, l'Idv: "Spetta ai sindaci mettere in sicurezza i sentieri e riaprirli al più presto"
Cinque Terre - Riviera di Levante - "A livello sentieristico le Cinque Terre stanno vivendo un momento particolarmente difficile.
Dopo le difficoltà dell'alluvione ora, con l'incidente sulla Via dell'Amore, la situazione si è ulteriormente complicata. La decisione dei sindaci di Monterosso e Vernazza di chiudere il sentiero numero 2, nonostante non sia successo nulla sul tratto Monterosso - Corniglia, sta creando non pochi disagi ai turisti e un sensibile danno agli operatori turistici sia in termini di immagine che di calo delle presenze. Dopo l'alluvione il tratto di sentiero tra Monterosso e Corniglia versava in condizioni difficili e il Parco aveva assegnato ai due Comuni una cifra consistente per la risistemazione del sentiero. In questo momento non si capisce come mai il sentiero che ad inizio stagione è stato messo in sicurezza e reso fruibile ai turisti, debba essere chiuso dopo l'incidente sulla Via dell'Amore. I sentieri sono parte fondamentale dell'economia turistica delle Cinque Terre, ma anche dell'intera provincia. Il fatto che siano state emanate delle ordinanze di chiusura da parte dei sindaci senza dare spiegazione, e non sia stata indicata una possibile data per la riapertura del sentiero aggrava ancora di più una situazione già difficile". La fotografia della situazione è ad opera dell'Idv delle Cinque Terre e della Riviera di Levante.
"Ad oggi nessuno, né uffici informazioni turistiche, né alberghi, sanno dire quando potranno riaprire i sentieri, nemmeno a quei turisti che già si informano o prenotano per la prossima stagione. Siccome i sentieri sono comunali - prosegue il commento dell'Italia dei valori - spetta ai sindaci manutenerli e metterli in sicurezza e sono sempre i sindaci che ne rispondono in caso di incidenti. Se per paura di incorrere in avvisi di garanzia si tengono chiusi sentieri che sono alla base dell'economia turistica delle Cinque Terre, significa che qualche cosa non va, ma cosa? Perché non averli messi in sicurezza prima utilizzando fondi messi a disposizione dal Parco? Tra i doveri di un sindaco c'è anche quello di assumersi delle responsabilità. I sentieri rientrano in queste responsabilità, anche perché sembra di nascondersi dietro ad un dito: se per esempio un turista avesse un incidente su un altro sentiero (ad esempio quello che conduce al santuario di Soviore) del Comune di Monterosso il sindaco non ne sarebbe responsabile? E allora perché gli altri sentieri sono aperti? Il sentiero Monterosso-Vernazza prima ancora che essere importante per turisti, va ricordato che è l'unica via d'accesso per molti viticoltori per raggiungere i loro vigneti. Viticoltori che con la loro opera contribuiscono alla salvaguardia del territorio. Anche loro stanno incontrando difficoltà e questo non è assolutamente giusto visto l'importante funzione che svolgono.
"Ad oggi nessuno, né uffici informazioni turistiche, né alberghi, sanno dire quando potranno riaprire i sentieri, nemmeno a quei turisti che già si informano o prenotano per la prossima stagione. Siccome i sentieri sono comunali - prosegue il commento dell'Italia dei valori - spetta ai sindaci manutenerli e metterli in sicurezza e sono sempre i sindaci che ne rispondono in caso di incidenti. Se per paura di incorrere in avvisi di garanzia si tengono chiusi sentieri che sono alla base dell'economia turistica delle Cinque Terre, significa che qualche cosa non va, ma cosa? Perché non averli messi in sicurezza prima utilizzando fondi messi a disposizione dal Parco? Tra i doveri di un sindaco c'è anche quello di assumersi delle responsabilità. I sentieri rientrano in queste responsabilità, anche perché sembra di nascondersi dietro ad un dito: se per esempio un turista avesse un incidente su un altro sentiero (ad esempio quello che conduce al santuario di Soviore) del Comune di Monterosso il sindaco non ne sarebbe responsabile? E allora perché gli altri sentieri sono aperti? Il sentiero Monterosso-Vernazza prima ancora che essere importante per turisti, va ricordato che è l'unica via d'accesso per molti viticoltori per raggiungere i loro vigneti. Viticoltori che con la loro opera contribuiscono alla salvaguardia del territorio. Anche loro stanno incontrando difficoltà e questo non è assolutamente giusto visto l'importante funzione che svolgono.
Noi dell' Idv crediamo che sia (oggi e non domani) fondamentale rimettere subito in sicurezza i sentieri secondo i canoni prescritti dalla legge e riaprirli al più presto usando i fondi messi a disposizione dal Parco. Rimaniamo a disposizione, anche garantendo un tavolo di discussione, la salvaguardia e la fruibilità del nostro splendido territorio “patrimonio dell’Umanità”, passa anche dalle future scelte politiche, noi ci saremo".
Domenica 21 ottobre 2012 alle 09:58:50

Sarebbe auspicabile un atto di coraggio ma non e' facile perche' la politica( a tutti i livelli) ha perso la sua vocazione originaria e si e' trasformata in una " professione " esecitata da una CASTA che si e' costruita un mondo a parte,autoreferenziale,sempre meno soggetta a regole e controlli.
RispondiEliminaNon si rischia nulla se non c'e' un " ritorno " e i problemi e le aspettativa dei turisti che vengono alle 5 terre con il desiderio di percorrere i sentieri sono vanificate dalla PAURA e dalla INSENSIBILITA'
più di un operatore commerciale è incazzato, si preferisce però stare zitti, e al caso mandare avanti altri. se questo è vivere
RispondiEliminaio non sono contento per questa situazione, ma per esperienza mi conviene tacere.
RispondiEliminaNon è cosa nuova, si prendono i soldi e i sentieri sono trappole mortali.Inciviltà, degrado e scippo ai turisti da alberghi e tutti gli altri commercianti
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