RIPROPONIAMOCI
Da http://www.cittadellaspezia.com/Cinque-Terre-Riviera-di-Levante/Attualita/Monterosso-cento-alberi-piantati-sulle-143683.aspx
Monterosso, cento alberi piantati sulle frane per mettere in sicurezza il territorio
Cinque Terre - Riviera di Levante -
Stanno crescendo a vista d’occhio i cento alberi che sono stati
piantati intorno alle zone franose di Monterosso. Lecci e cipressi
tenteranno negli anni di fermare con le loro radici a fittone (cioè che
vanno in profondità formando quasi una palificazione) il fenomeno che
interessa la perla delle Cinque Terre. Li ha voluti fortemente Alberto
Polleschi, già dirigente della Carispe, ora consigliere del club Lions
Valle del Vara (presidente l’ingegner Natalino Rebecchi), ma anche
amante della natura e del borgo di Monterosso. Polleschi ha prima
effettuato uno studio di fattibilità insieme ad esperti di agraria, poi
ha sottoposto l’idea al sindaco di Monterosso, Angelo Betta, che si è
subito dichiarato entusiasta dell’intervento. A finanziare l’opera è
stato il club Lions di Valenza Po (presidenti Andrea Giordano e Rosa
Arrigoni Giordano), uno dei più importanti per capacità organizzativa
del distretto Italia. Costo del service oltre 5 mila euro.
Gli alberi messi a dimora sono settanta lecci e trenta cipressi. Questi ultimi hanno le radici che scendono a fuso nella terra in profondità (radici a fittone); si adattano bene ai terreni aridi. I lecci invece sono tradizionali della macchia mediterranea e si coltivano bene in terreni difficili; l’apparato radicale è robusto, fittonante, si sviluppa già dai primi anni di vita e può penetrare per diversi metri nel terreno.
Gli alberi messi a dimora sono settanta lecci e trenta cipressi. Questi ultimi hanno le radici che scendono a fuso nella terra in profondità (radici a fittone); si adattano bene ai terreni aridi. I lecci invece sono tradizionali della macchia mediterranea e si coltivano bene in terreni difficili; l’apparato radicale è robusto, fittonante, si sviluppa già dai primi anni di vita e può penetrare per diversi metri nel terreno.
Una bellissima iniziativa, encomiabile ed utile.....
Ma dove , come e su che basi sono stati impiantati questi arbusti ?
Sapessimo dove, siccome sono piccoli arbusti, potremo organizzare un servizio volontario di "balia".
Se avessimo la possibilità di visionare le basi, potremo considerare di aprire un tavolo tecnico, anche con altri qualificati tecnici.
Sapessimo come, si potrebbe sfruttando conoscenze locali, considerare altre zone bisognose di simili interventi.
Il 10 agosto 2013 un "progetto a costo zero" è stato presentato al Comune di Monterosso..........
RISPOSTA ? ovviamente ZERO !
è una vergogna basta tutti a lavorare !!
RispondiEliminaNon e' che si e' piantumato il viale d'accesso a Villa Margherita?
RispondiEliminaQuesta giunta sembra non amare i progetti a costo zero !!!!!! .
RispondiEliminacerto che questi alberi scomparsi si sommano ad altre "scomparse eccellenti", che dall'alluvione in poi fanno un piccolo elenco.
RispondiEliminavorrei solo segnalare che il progetto a costo zero è stato accolto e portato avanti dal comune di riomaggiore
RispondiEliminaIl progetto e' stato presentato il 10 agosto.?
RispondiEliminaIn agosto siamo impegnati in cene.
Altro che alberi : gamberoni !!!