mercoledì 20 luglio 2016

Intanto continuavano a fare affari quelli che vorrebbero mercificarlo,

Arresti a Monterosso, Lombardi e Ricciardi: “Ancora una volta emerge il malaffare Cinque Terre, durante l’alluvione del 2011 c’era chi spalava fango e chi faceva affari”


gennaio 14, 2015
Ancora una volta malaffare emerge dalla gestione amministrativa e politica delle Cinque Terre. Dovremmo dire che apprendiamo con sconcerto ciò che viene trasmesso dagli organi di stampa in relazione ai quattro arresti per tangenti per i lavori relativi ai lavori di ripristino dell’alluvione del 2011 eseguiti nel Comune di Monterosso. Ma non è così.
Da anni alcuni militanti, una o due associazioni ambientaliste e qualche cittadino che non si sono arresi al neofeudalesimo di chi amministra certi territori hanno portato a galla denunce su quanto accadeva. Oggi prendiamo atto che quei pochi che hanno lottato in questi anni non erano deivisionari.
Ma da questa vicenda emergono alcuni dati politici di enorme rilievo. Il primo è che mesi or sono noi denunciammo e grazie all’intervento del consigliere regionale Giacomo Conti impedimmo l’ennesima zampata cementificatoria su quel territorio attraverso una variante al Prg che prevedeva la costruzione di una quarantina di villette “sospette”, e per questo venimmo attaccati dall’allora sindaco Betta. La seconda è che nei giorni successivi alla tragica alluvione del 2011 c’era chi, come noi, spalava fango con una fascia rossa al braccio, al fianco della gente, portando un messaggio chiaro: basta speculazione del suolo, difendiamo e salvaguardiamo il territorio. Intanto continuavano a fare affari quelli che vorrebbero mercificarlo, come conferma questo intervento della Guardia di Finanza.
Pertanto auspichiamo che la vicenda contribuisca a fare luce su tutti gli aspetti oscuri della gestione del nostro territorio, (intanto rilanciamo un appello accorato affinché i comuni spezzini deliberino da subito lo stop al consumo di territorio e mettano in atto misure concrete per la sua salvaguardia).

Prc La Spezia sul caso Monterosso: “Ancora una volta c’è chi specula sui disastri”

febbraio 6, 2016 by   
Filed under Dalla ProvinciaPartitoPrimo piano

Ciò che sta emergendo sulla cronaca di Monterosso non è che la punta di un iceberg, ennesima vicenda in cui la gestione autoritaria da parte di sindaci e di stretti gruppi di collaboratori mette in atto sfruttando le gravi condizioni del territorio, dopo una tragedia come l’alluvione del 2011.
 
Le intercettazioni che emergono

 hanno un rilievo politico

 straordinario, lasciando intendere 

ancora una volta il trasversalismo 

nell’interesse di gestire queste 

drammatiche situazioni non certo

nell’interesse della collettività ma

 di pochi. 

Il punto di arrivo di una politica che deregola, che nasconde, che esclude partecipazione e trasparenza come elementi fondanti della vita pubblica, politica ed amministrativa. Non converrebbe scomodare la “questione morale”, tant’è che la liason che emerge tra Pd e Pdl a Monterosso non stupisce, visto che a suo tempo il sindaco Betta si presentò senza competitori alle elezioni. Ma siamo sicuri che questo sia l’epilogo?
 
Da anni associazioni ambientaliste, in totale solitudine e contro questi poteri, hanno lavorato per raccogliere documentazione e prove di come il nostro territorio è diventato un banchetto per pochi, a discapito degli interessi delle comunità e dei cittadini. Frutto di scelte di potere che hanno deliberatamente proceduto con modalità autoritarie in direzione di favorire speculazione e malaffare. In questo senso la stessa Rifondazione polemizzò con la scelta dell’allora sindaco Betta sul tentativo di fare una variante al PRG scaduto da secoli. 
 
Il dato politico ad oggi è semplice: mentre c’erano volontari che spalavano, come quelli che organizzammo con le Brigate di Solidarietà Attiva, ed aiutavano la gente, chi li amministrava pensava a “gonfiare i danni alla scuola” tanto “non se ne sarebbe accorto nessuno”. Auspichiamo che la Magistratura porti a compimento il suo lavoro, nell’interesse generale oggi più che mai, così come riteniamo doveroso che la Sinistra spezzina, ora più che mai, proceda unitamente verso un progetto di alternativa a questo sistema trasversale, che sia portatrice dell’unica rottamazione che questo paese ha bisogno, dalla corruzione e dal malaffare.
Segreteria provinciale Prc La Spezia

2 commenti:

  1. ognuno mette la sua bandierina!! bene !!!!!! ma e' anche importante che non si dia spago a " dissidenti " senza sugo che con i loro atteggiamenti di livore e di frustrazione da mancata " nomina " stanno creando problemi e ansie immotivate all'amministrazione post FARE!!

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  2. c'era anche chi all'epoca alzava la casa di un piano !!!. PRIMA SI ALLINEAVANO CON TUTTI ,ORA NON PIU' .COME MAI?

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