venerdì 4 dicembre 2015

O come mai, certe transazioni pluriennali, siano state approvate dalla sola giunta, pur essendo il Consiglio Comunale l’organo competente.

Mi ha fatto piacere leggere sui giornali l’intervento del consigliere Angelo Betta e saperlo ancora così interessato ai problemi di Monterosso visto che è da tempo che ne’ io ne’ i monterossini abbiamo il piacere di vederlo intervenire ai consigli comunali.
Non solo la sua presenza sarebbe stata preziosa per garantire una pluralità di visioni, che in democrazia è sempre da salvaguardare, ma in qualità di ex capo dell’amministrazione che mi ha preceduto (il consigliere Betta è stato sindaco per 10 anni, e ancor prima assessore) avrebbe potuto spiegarci come – ad esempio – nelle note vicende che hanno causato alle casse comunali un debito fuori bilancio di oltre 600.000€, sia stato possibile procedere ad espropri con valutazioni in contrasto con la normativa vigente e come mai non siano state richieste stime oggettive dei beni in gioco.
Avrebbe potuto spiegarci come mai l’Amministrazione Comunale dell’epoca non abbia ritenuto opportuno tutelare l’Ente costituendosi in giudizio (e quindi sia risultata contumace) nella causa giudiziaria che ha condannato il Comune di Monterosso al pagamento di 160.000€ per una procedura espropriativa gestita in maniera fallimentare e tale da prefigurare un possibile danno erariale e come mai, sempre nella stessa vicenda, non siano stati ricevuti dall’allora sindaco i legali della controparte per addivenire ad una soluzione meno gravosa per le casse comunali. 
O come mai, certe transazioni pluriennali, siano state approvate dalla sola giunta, pur essendo il Consiglio Comunale l’organo competente.
Forse è stato solo per mera distrazione che nel 2010, nell’ambito della vicenda Mangiamarchi, non sia stato chiesto il parere obbligatorio per legge all’allora Revisore dei Conti e non siano stati previsti a bilancio fondi per la copertura del possibile rischio insito in operazioni transattive del genere.
Ma probabilmente è la medesima distrazione che ha portato il consigliere Betta a confondere, in merito all’importo di 2,5 Milioni di Euro citato negli articoli, la situazione di cassa con l’avanzo di amministrazione.
Perché, come è ben noto, cassa ed avanzo sono due cose completamente diverse, e chi è stato sindaco per 10 anni, certamente conosce certe differenze così da non confondere in modo improprio o tendenzioso certi termini.
La cassa non è un risparmio od un guadagno del Comune, ma sono soldi sui conti correnti del Comune non tutti disponibili per le spese a causa dei vincoli imposti dal Patto di Stabilità e che in buona parte possono essere già impegnati per saldare i fornitori/creditori.
L’avanzo di amministrazione è, in sintesi, la differenza tra le entrate e le spese sostenute, la cui attuale entità è imputabile prevalentemente all’operazione (meramente tecnica) di riaccertamento dei residui effettuata nell’anno 2015.
Sia poi ben chiaro che per un Ente Pubblico (non essendo un industria privata) un grande avanzo di amministrazione non è sinonimo di buon governo. Anzi è il segnale che il Comune aveva disponibili delle risorse, che avrebbe potuto spendere per il bene dei cittadini e che non è stato invece capace di fare.
Il consigliere Betta, con delle dichiarazioni unilaterali alla stampa può - siamo certi senza averlo voluto - aver creato confusione nei lettori e nei cittadini facendo intendere che sono sullo stesso piano la differenza di cassa, gli avanzi di amministrazione e i debiti fuori bilancio e che i debiti in questione possano essere facilmente sanati dalle risorse di cassa.
I debiti fuori bilancio sono quei debiti dovuti ad errori di valutazione ed a violazione di leggi vigenti.
Ma soprattutto qui stiamo parlando di debiti per oltre 600.000€ che non erano stati resi pubblici (se si volesse pensar male si potrebbe dire che sono stati tenuti nascosti) non solo ai consiglieri comunali della scorsa legislatura ma neanche al Revisore dei Conti dell’epoca.
Sono certo che il consigliere Betta, dall’alto della sua quasi ventennale esperienza amministrativa, nella quale ha anche ricoperto il ruolo di assessore al bilancio, se fosse stato presente in Consiglio, avrebbe potuto dare risposte convincenti a tutti questi quesiti.
Se fosse intervenuto avrebbe anche potuto venire facilmente edotto su come gran parte dei finanziamenti da lui citati non sono ancora stati spesi o perché sono da restituire (come i FILSE, perché incassati per eseguire opere irrealizzabili) o perché bloccati dalla Regione Liguria a causa di gravi carenze progettuali. 
Sarebbe stato facilmente edotto su come la necessità di nuove progettazioni sia stata certificata già nell’ottobre dello scorso anno da Regione Liguria e di come, dalla Regione stessa, sia stato contestato l’affidamento dei progetti in questione da parte dell’amministrazione Betta, nell’ambito della nota vicenda giudiziaria dei lavori post-alluvione.
Pertanto, con il conforto dei numeri e dei fatti certificati agli atti, qui l’unico sdegno è quello della comunità monterossina che si trova a dover pagare di tasca propria, a causa di una gestione irresponsabile, debiti ereditati per oltre 600.000€.
E questo è – purtroppo – un fatto oggettivo e non suscettibile di interpretazione.
Per concludere voglio guardare al futuro garantendo a tutti che la mia Giunta Comunale non lascerà debiti nascosti nei cassetti o tra le pieghe dei bilanci, ma gestirà i soldi pubblici con la massima trasparenza e prudenza possibile.
Monterosso al Mare, 04.12.20
Il Sindaco
Ing. Emanuele Moggia

3 commenti:

  1. Vorrei chiedere a Emanuele Moggia di dedicarsi a fare ciò per il quale lo abbiamo votato e smetterla di perdere tempo a dare lezione di ragioneria all'ex sindaco Betta che dopo 15 anni di amministratore sta ancora confondendo la cassa con le attività di bilancio. Viene da pensare che, speriamo non abbia fatto la stessa confusione durante i suoi mandati fra bilancio comunale e cassa famigliare. Caso mai Emanuele può chiedere cortesemente al consigliere di minoranza ultimo ancora frequentante i Consigli Comunali di dare qualche lezione privata di economia politica e ragioneria al sindaco uscente, potrebbe sempre venirgli utile in qualche passaggio di carriera nella Spa da poco quotata in borsa.

    RispondiElimina
  2. Scusate : ma i consiglieri di prima , di oggi , di sempre che cazzo ne sanno di bilancio , di cassa , di residui , di avanzo di amministrazione e di debiti fuori bilancio ?.
    Ci vuole tutta che conoscano le scale per andare in consiglio !!!!!!!!! .

    RispondiElimina
  3. a nessuno e' chiesto di essere " tuttologo e scienziato " basta il buonsenso un po' di umilta' e capacita' di ascolto. per le informazioni ed altro ci sono funzionari che sono a disposizione.

    RispondiElimina