Ansiosi di sapere come ERA ANDATA a FINIRE :..........

ricevemmo & pubblichiamo

Guardate la foto della piscina proposta dal blog. Noi , che voi odierni genietti del blog, " dicete " che non capivamo un cazzo avevamo destinato quell'area a mantenimento ambientale . Il sindaco che avete votato , sostenuto e foraggiato per lunghi dieci anni , senza accorgervi di nulla , ha consentito quanto vedete oltre a vietare l'accesso pedonale all'isolotto del corone . Adesso sono piuttosto combattuto se fare i complimenti a lui oppure fare i complimenti a VOI . Beh ..... una pacca sulla spalla , come ai vecchi tempi quando Berta ( pardon Maria ) filava, la meritate ancora . su Ecco dei buoni motivi per investire in comunicazione ambientale



http://www.ilsecoloxix.it/p/la_spezia/2015/06/13/ARqsYZmE-chiuso_porto_piscina.shtml

Salva la piscina del Porto Roca, il caso è chiuso

Tiziano Ivani

La piscina

Monterosso - Incastonata lungo uno dei versanti costieri più belli al mondo, circondata da piante di ulivo e vigneti. La vista mozzafiato che si ha dalla piscina dell’hotel Porto Roca a Monterosso ha fatto innamorare i turisti vip di mezzo mondo.

Rischiava però di essere demolita, dopo essere finita nel mirino della procura della Spezia. Corpo forestale e polizia provinciale avevano denunciato all’autorità giudiziaria un presunto abuso edilizio. L’ipotesi accusatoria invece ieri è stata smontata davanti al tribunale della Spezia.

Erano finiti al banco degli imputati Marco Jacazzi, 59 anni, proprietario della struttura, Giuseppe Sciacca, 62 anni, l’architetto che ha diretto i lavori, entrambi difesi dall’avvocato Silvia Rossi. E Roberto Queirolo, 60 anni, titolare della ditta edile, assistito dall’avvocato Sergio Romanelli.

I legali hanno ribattuto punto su punto nelle rispettive arringhe fino a convincere il giudice Stefania Letizia a emettere una sentenza di non luogo a procedere. Non era stato aumentato il volume della struttura, come sostenuto dagli inquirenti. Le contestazioni parevano ben circostanziate invece non hanno retto l’urto con il dibattimento.

Gli investigatori della Procura ritenevano che le opere fossero state realizzate «in difformità dal titolo autorizzativo». Il solaio di copertura sarebbe stato realizzato ad una altezza superiore di cinquanta centimetri a quella prevista. L’affaire è approdato in tribunale dopo che le persone coinvolte si erano opposte al decreto di penale di condanna emesso dal giudice per le indagini preliminari Diana Brusacà

RICAPITOLANDO..... la Magistratura si PRONUNCIA sulla piscina concessa ad uso pubblico ma privato VI  RICORDATE ?

Lo avevamo chiesto PRIMA & lo ri CHIEDIAMO ora, il cancello che IMPEDISCE l'accesso pedonale all' isolotto del Corone e relativa spiaggetta, è REGOLARE che sia CHIUSO ?

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