In fin dei conti Monterosso è Monterosso ed è sempre bella per questa maleducazione che trovi anche altrove ma che con la faccia dei residenti è differente
L'omertà è l'atteggiamento di ostinato silenzio atto a non denunciare infrazioni o reati più o meno gravi di cui si viene direttamente, o indirettamente a conoscenza e la si commette celando l'identità di chi ha commesso un reato o comunque tacendo circostanze utili al procedimento della pubblica amministrazione, atto ad acclamare fatti e/o controllare gestioni, tra cui le indagini dell'autorità giudiziaria.
Il termine omertà è di origine incerta, si trovano tracce del suo uso già a partire dal 1800. Alcune fra le teorie sulla sua origine la collegano alla parola latina humilitas (umiltà), che sarà poi adottata dai dialetti dell'Italia meridionale e modificata in umirtà. Dalla forma dialettale si potrebbe dunque essere arrivati alla forma italiana odierna.
L'omertà è molto diffusa nei casi di reati gravi, soprattutto se commessi dalla criminalità organizzata, specialmente di stampo mafioso, come Sacra corona unita, Camorra, 'Ndrangheta, Cosa nostra e, in passato, Anonima sequestri.
I motivi di questo comportamento possono essere diversi, dalla paura di ripercussioni personali, alla connivenza o all'accettazione.
L'omertà può essere praticata anche da una comunità, più o meno estesa, governata da una autorità poco presente, non riconosciuta o parzialmente osteggiata. In questo caso i tentativi di autonomia ed indipendenza a carattere criminoso, come per esempio il terrorismo o la mafia possono essere coperti dall'intera comunità. Ciononostante il rischio di generalizzazione, soprattutto nell'ambito giornalistico porta a volte alla colpevolizzazione di intere cittadinanze che di fatto risultano mortificate sia dalle azioni criminali, sia dall'accusa di complicità.
Premio cultura 2014
RispondiEliminaPERCHE' NO!!!!!!
Eliminami piace
RispondiEliminaNon credo che un turista in vacanza cerchi la maleducazione, anzi
RispondiEliminaL'omertà è l'atteggiamento di ostinato silenzio atto a non denunciare infrazioni o reati più o meno gravi di cui si viene direttamente, o indirettamente a conoscenza e la si commette celando l'identità di chi ha commesso un reato o comunque tacendo circostanze utili al procedimento della pubblica amministrazione, atto ad acclamare fatti e/o controllare gestioni, tra cui le indagini dell'autorità giudiziaria.
RispondiEliminaIl termine omertà è di origine incerta, si trovano tracce del suo uso già a partire dal 1800. Alcune fra le teorie sulla sua origine la collegano alla parola latina humilitas (umiltà), che sarà poi adottata dai dialetti dell'Italia meridionale e modificata in umirtà. Dalla forma dialettale si potrebbe dunque essere arrivati alla forma italiana odierna.
L'omertà è molto diffusa nei casi di reati gravi, soprattutto se commessi dalla criminalità organizzata, specialmente di stampo mafioso, come Sacra corona unita, Camorra, 'Ndrangheta, Cosa nostra e, in passato, Anonima sequestri.
I motivi di questo comportamento possono essere diversi, dalla paura di ripercussioni personali, alla connivenza o all'accettazione.
L'omertà può essere praticata anche da una comunità, più o meno estesa, governata da una autorità poco presente, non riconosciuta o parzialmente osteggiata. In questo caso i tentativi di autonomia ed indipendenza a carattere criminoso, come per esempio il terrorismo o la mafia possono essere coperti dall'intera comunità. Ciononostante il rischio di generalizzazione, soprattutto nell'ambito giornalistico porta a volte alla colpevolizzazione di intere cittadinanze che di fatto risultano mortificate sia dalle azioni criminali, sia dall'accusa di complicità.