lunedì 25 marzo 2013

Favorire, dunque, il dialogo


Riccò, i bambini interrogano il sindaco sull'alluvione

Un programma di educazione ambientale per le quarte e quinte elementari. Mazza: "Un'occasione di crescita per i cittadini di domani".
Val di Magra - Val di Vara - Hanno incontrato il sindaco di Riccò del Golfo, Carlo Mazza, per intervistarlo sul tema del dissesto idrogeologico. Sono le bambine e i bambini di due classi quarte e una quinta della scuola primaria della cittadina, che hanno spaziato con le loro curiosità su diversi temi: le cause del rischio idrogeologico nel territorio di Riccò, i danni che ha subito il paese nella recente alluvione, gli interventi necessari per mettere in sicurezza il territorio e quelli già realizzati dal Comune, i piani di emergenza in caso di calamità.
Il sindaco ha partecipato all’incontro manifestando grande interesse e disponibilità: ha risposto alle domande dei bambini anche con l’ausilio di un tecnico, allo scopo di fornire indicazioni il più puntuali possibile. Temi concreti su cui le classi e gli insegnanti, a seguito dei tragici eventi che hanno colpito la Liguria e in particolare la Val di Vara nell’autunno del 2011, hanno avviato in questo anno scolastico un progetto di educazione ambientale finanziato dalla Regione Liguria e realizzato, in sede locale, con la regia del centro di educazione ambientale (CEA) della Val di Vara.

“Ritengo che queste occasioni di dialogo con le scuole rappresentino dei momenti formativi di grande importanza – ha detto Mazza – soprattutto in riferimento a temi come il dissesto idrogeologico che costituiscono motivo di diffusa preoccupazione in tutto il territorio della Val di Vara. In questo modo è offerta ai bambini, grazie soprattutto all’impegno attivo degli insegnanti e alla collaborazione con il CEA, l’opportunità di acquisire conoscenza e consapevolezza del problema anche attraverso il dialogo con noi amministratori, al fine di indirizzare sempre più il percorso di crescita dei bambini verso una dimensione di cittadinanza attiva e consapevole.” 
Questi i temi affrontati dal progetto, il cui approfondimento ha stimolato i bambini alla formulazione di domande e alla necessità di raccogliere risposte chiare: il bacino idrografico del Vara, le trasformazioni del Vara e gli interventi antropici realizzati nel corso del tempo, la gestione dei fiumi, le tradizionali attività agricole e forestali quali presidi del territorio nel recente passato e nel presente, la copertura vegetale dei versanti, la geomorfologia del territorio e i cambiamenti climatici.

“L’elevato rischio idrogeologico e le recenti alluvioni – dichiara Luciano Marcello, responsabile del CEA della Val di Vara – hanno spinto la Regione Liguria e i CEA della Rete Ligure di educazione ambientale, a proporre un progetto educativo inerente questo tema. I rappresentanti della PPAA, potendo documentare problemi, emergenze, azioni realizzate negli specifici contesti territoriali, costituiscono un interlocutore privilegiato degli studenti in merito al tema del dissesto idrogeologico. Favorire, dunque, il dialogo tra le scuole e le Amministrazioni comunali può costituire un importante tassello per costruire una diffusa conoscenza e consapevolezza del problema e rafforzare, per quanto possibile, la fiducia dei bambini nel futuro.”
In questo anno scolastico, il Centro di educazione ambientale della Val di Vara sta realizzando percorsi educativi sul tema anche con le scuole dei Comuni di Rocchetta Vara, Sesta Godano, Varese Ligure e Zignago; in tali scuole si ripropongono, in queste settimane, incontri analoghi a quello, oggi, realizzato nel Comune di Riccò del Golfo.

Quante volte NOI, stimolando (con post nel blog)  alla risposta l'Amministrazione Comunale di Monterosso....  
ABBIAMO CERCATO DI INSTAURARE UN DIALOGO ! sempre NEGATO da evidenti e contrapposti pensieri ?

1 commento:

  1. No dai!!! non dobbiamo essere sempre pessimisti, certamente dopo questa emmergenza della frana, dopo tolti i containers che verranno posizionati appena oltre la galleria per creare un passaggio pedonale protetto, il nostro primo cittadino ci incontrerà in una riunione pubblica magari dentro la chiesa dei Capuccini con lo scopo di raccontarci come è riuscito a superare questa ulteriore emmergenza e coglierà l'occasione per autorizzare almeno gli NCC ad attraversare via Roma nel futuro. Inoltre per la qualità della vita di chi vive e opera lungo la passeggiata di Fegina, non passerà più in detta via nessun mezzo privato e tutti speriamo neppure pubblico a uso privato.

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