martedì 30 ottobre 2012

Una "RIFLESSIONE"

Confagricoltura Liguria: contro l'abbandono dei terreni e per la salvaguardia del territorio, occorre qualcosa di più che l'esproprio di legge
Hanno destato scalpore le parole del Governatore Burlando, riprese dai quotidiani nazionali e locali, volte ad indicare la rotta per il recupero dei terreni agricoli abbandonati e la conseguente tutela del territorio.
In una nota Confagricoltura Liguria esprime "stupore nell'apprendere, all'indomani dei crolli lungo i sentieri delle Cinque Terre, che il Governatore Burlando attribuisca il dissesto del nostro territorio all'abbandono da parte degli agricoltori e che la soluzione stia in una nuova legge sull'esproprio dei terreni privati, in caso di scarsa manutenzione da parte dei proprietari dei medesimi, con 'usucapione' esercitata in favore di cooperative create 'ad hoc' per il ripristino e la salvaguardia".
"Stupisce ancor più - continua Confagricoltura Liguria - che questa proposta nasca sull'onda dei recenti fatti accaduti alle Cinque Terre, su sentieri in prossimità non di terrazzamenti agricoli ma di scogliere a picco sul mare, in un contesto dove, peraltro, la cooperazione tra agricoltori, specie per la viticoltura, da anni si mostra come elemento di successo sia per il ritorno all'agricoltura, per la salvaguardia di quel così fragile terreno".
"Occorrerebbe - continua la nota - disicentivare l'abbandono, specie dell'entroterra, semplicemente favorendo il ritorno dei giovani attraverso la semplificazione delle procedure amministrative, urbanistiche e forestali che spesso non solo 'agevolano' l'abbandono di chi in quei terreni coltiva da generazioni, ma di fatto impediscono l'ingresso dei giovani proprio, e soprattutto, laddove gli stessi vogliano aggregarsi anche in forme cooperative".
"Fa, infine, riflettere - conclude Confagricoltura Liguria - che il Governatore pensi agli incentivi per i giovani come novità per recuperare l'entroterra, quando il PSR, programma europeo per lo sviluppo rurale, prevede almeno da un decennio contributi per il 'pre pensionamento' degli anziani agricoltori e l'insediamento dei giovani. Basterebbe garantire tempi certi per l'ottenimento di questi contributi, snellendone la burocrazia autorizzativa, pur nel mantenimento del rigore e della bontà dell'investimento co-finanziato".





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