da http://www.cittadellaspezia.com/Lettere-a-CDS/-Le-fermate-straordinarie-dimostrano-il-206434.aspx
"Le fermate straordinarie dimostrano il fallimento del sistema pensato da Berrino"
- Cittadini, pendolari e residenti ed operatori economici delle Cinque Terre e del Levante non chiedono soluzioni “tampone” o “d'emergenza” solo per evitare altre “catastrofi” pasquali in qualche ponte o fine settimana, come ritiene l'assessore Berrino: chiedono soluzioni efficienti e permanenti per la mobilità di residenti e turisti. Dopo esserci sentiti dire per mesi dall'assessore Berrino che l'unica soluzione era quella dei treni dedicati “Cinque Terre Express” ed essere trattati come fastidiosi questuanti dall'assessore e dal suo apparato tecnicopolitico, adesso si scopre che si faranno fermare in via straordinaria in alcuni ponti o fine settimana i treni che non fermano, e si presenta la cosa come un prova della bontà del sistema.
Tutto questo è invece la prova evidente del fallimento del sistema congegnato dall'assessore e dal suo apparato tecnico, pagato (lautamente!) con i contributi dei cittadini che dovrebbero rappresentare. Qual'è il “dialogo con il territorio” di cui parla l'Assessore Berrino? Con quale territorio sostiene di aver dialogato? Non certo con i residenti e pendolari, che da novembre chiedono di avere i treni per raggiungere il posto di lavoro e gli ospedali, le scuole e negozi, tutto quello che permette loro di continuare a mantenere vive e attraenti le Cinque Terre. Cinque Terre che senza chi ci vive e lavora sarebbero già da decenni un Parco vuoto, di nessun interesse per nessun turista al mondo.
E' proprio è per la mancanza di ascolto da parte sua che è stata richiesto più volte l'intervento del Presidente Toti, della maggioranza che lo sostiene e dei consiglieri regionali. Cittadini, pendolari e residenti ed operatori economici non chiedono “tapulli” spacciati come scelte brillanti: chiedono che venga abbandonato un “sistema” di “treni dedicati” che danneggia la vita quotidiana di chi vive e lavora sul territorio e di chi viene a visitarlo, un sistema che ha isolato le Cinque Terre dal Levante, dal capoluogo di Regione, dal resto della Regione e dal resto d'Italia, che ha allungato i tempi di percorrenza introducendo interscambi obbligati ed inefficienti, che ha reso complicato ciò che era semplice e che si vorrebbe, anche, far pagare a caro prezzo per la Regione e per gli utenti. Queste sono le cose che da mesi sono state dette e ridette, scritte e riscritte da residenti e operatori economici delle Cinque Terre all'assessore.
Tutto questo è invece la prova evidente del fallimento del sistema congegnato dall'assessore e dal suo apparato tecnico, pagato (lautamente!) con i contributi dei cittadini che dovrebbero rappresentare. Qual'è il “dialogo con il territorio” di cui parla l'Assessore Berrino? Con quale territorio sostiene di aver dialogato? Non certo con i residenti e pendolari, che da novembre chiedono di avere i treni per raggiungere il posto di lavoro e gli ospedali, le scuole e negozi, tutto quello che permette loro di continuare a mantenere vive e attraenti le Cinque Terre. Cinque Terre che senza chi ci vive e lavora sarebbero già da decenni un Parco vuoto, di nessun interesse per nessun turista al mondo.
E' proprio è per la mancanza di ascolto da parte sua che è stata richiesto più volte l'intervento del Presidente Toti, della maggioranza che lo sostiene e dei consiglieri regionali. Cittadini, pendolari e residenti ed operatori economici non chiedono “tapulli” spacciati come scelte brillanti: chiedono che venga abbandonato un “sistema” di “treni dedicati” che danneggia la vita quotidiana di chi vive e lavora sul territorio e di chi viene a visitarlo, un sistema che ha isolato le Cinque Terre dal Levante, dal capoluogo di Regione, dal resto della Regione e dal resto d'Italia, che ha allungato i tempi di percorrenza introducendo interscambi obbligati ed inefficienti, che ha reso complicato ciò che era semplice e che si vorrebbe, anche, far pagare a caro prezzo per la Regione e per gli utenti. Queste sono le cose che da mesi sono state dette e ridette, scritte e riscritte da residenti e operatori economici delle Cinque Terre all'assessore.
Mercoledì 20 aprile 2016 alle 21:27:32
Seri amministratori pubblici non fanno cadere dall'alto decisioni cosi' strampalate e devastanti come quella sui treni .
RispondiEliminavi ricordate quando il consigliere regionale Costa, uomo di grande intelligenza, nella riunione dei comune nel palazzo comunale di MR se ne usci', da navigato demagogo, svolazzando un doc. della precedente giunta alla quale, era imputata la responsablita' della stesura dell'orario cadenzato e del costo dei biglietti??. Io ho apprezzato la sua " goduria " che lo sottraeva alla discussione e alla assunzione di responsabilita'!!!! Ora nonostante la quasi certezza di caos nelle prossime settimane siamo a chiedere revisioni e modifiche a chi non ascolta e non decide!!
RispondiEliminaaffidatevi a cocco,lui conosce tutti
RispondiEliminac'e' un IMBECILLE che su facebook fa' strani paragoni!!!! Non c'e' limite alla indecenza!!! Questo signore deve sapere che oltreche' sulla nostra solidarieta' Emanuele puo' anche contare sul nostro sdegno e sulla nostra reazione non violenta ma determinata!!!!!!
RispondiEliminaGloria al nostro SCILIPOTI MONTEROSSINO!!! e' riuscito nella epica impresa di avere il " mi piace " del TROTA della signora dei PAGLIACCI e del MALOCCU ......BRAVO!!! piano piano e' arrivato dove lo porta il QUORE!!!!!
RispondiEliminacaro ex e' meglio essere sciocchi che cattivi!! tu hai superato il limite ... sei sciocco e cattivo!!
RispondiEliminaincolpate il nuovo sistema di metropolitana leggera del caos di questi giorni quando i colpevoli siete voi che da anni invitate invitate promuovete e continuate a promuovere le 5 terre per arrichire le vostre tasche . Se hai un monolocale non puoi ospitare ed invitare a casa 100 persone vero????
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