Spezia venne liberata nella notte del 23 aprile 1945, le Sap presero il controllo del territorio.
Il 24 vi furono gli ultimi scontri e il 25 aprile i partigiani scesero dai monti e sfilarono in città.
Così ricorda quel giorno Vega "Ivana" Gori nel libro "Ivana racconta la sua Resistenza"
"E finalmente fu la Liberazione! Negli ultimi giorni trepidavamo, sapevamo, speravamo e si attendeva, da un momento all’altro, che avvenisse quello per cui avevamo lottato. Intanto tedeschi e fascisti avevano cominciato a sparire, tanto che la Liberazione vide la presenza già abbastanza strutturata sul nostro territorio delle sedi dei partiti antifascisti e dei giornali.
Ad esempio, la federazione del Partito Comunista Italiano dapprima fu nel palazzo che precede, guardando da piazza Verdi, quello dell’attuale Fondazione della Cassa di Risparmio in via Chiodo, per trasferirsi quasi subito in corso Cavour, sopra il bar Crastan; ed esattamente di fronte ad essa, sull’altro lato sempre di Corso Cavour, stava la redazione del giornale “Paese sera”.
Io vidi la sfilata dei partigiani, che erano scesi dai monti combattendo l’ultima sanguinosa battaglia a S. Benedetto, proprio dal balcone della federazione del PCI di corso Cavour e da lì quelli che sapevano, in genere i compagni più anziani, mi indicarono nella massa di Resistenti che andava verso via Chiodo i comandanti partigiani più noti.
Ci sembrò all’inizio impossibile riconquistare le vie, le piazze e le strade ad una vita normale, ed ancora più strano poter fare alla luce del giorno ciò che era stato rigorosamente clandestino. ...
In quei primi giorni ci fu il ricordo, anche molto sofferto, per chi era morto sacrificando la sua vita in nome di quegli ideali che, con grandi sofferenze, si erano infine affermati e, tuttavia, a tale dimensione di lutto si intrecciò in modo prepotente anche il desiderio di tornare a vivere."
Il 24 vi furono gli ultimi scontri e il 25 aprile i partigiani scesero dai monti e sfilarono in città.
Così ricorda quel giorno Vega "Ivana" Gori nel libro "Ivana racconta la sua Resistenza"
"E finalmente fu la Liberazione! Negli ultimi giorni trepidavamo, sapevamo, speravamo e si attendeva, da un momento all’altro, che avvenisse quello per cui avevamo lottato. Intanto tedeschi e fascisti avevano cominciato a sparire, tanto che la Liberazione vide la presenza già abbastanza strutturata sul nostro territorio delle sedi dei partiti antifascisti e dei giornali.
Ad esempio, la federazione del Partito Comunista Italiano dapprima fu nel palazzo che precede, guardando da piazza Verdi, quello dell’attuale Fondazione della Cassa di Risparmio in via Chiodo, per trasferirsi quasi subito in corso Cavour, sopra il bar Crastan; ed esattamente di fronte ad essa, sull’altro lato sempre di Corso Cavour, stava la redazione del giornale “Paese sera”.
Io vidi la sfilata dei partigiani, che erano scesi dai monti combattendo l’ultima sanguinosa battaglia a S. Benedetto, proprio dal balcone della federazione del PCI di corso Cavour e da lì quelli che sapevano, in genere i compagni più anziani, mi indicarono nella massa di Resistenti che andava verso via Chiodo i comandanti partigiani più noti.
Ci sembrò all’inizio impossibile riconquistare le vie, le piazze e le strade ad una vita normale, ed ancora più strano poter fare alla luce del giorno ciò che era stato rigorosamente clandestino. ...
In quei primi giorni ci fu il ricordo, anche molto sofferto, per chi era morto sacrificando la sua vita in nome di quegli ideali che, con grandi sofferenze, si erano infine affermati e, tuttavia, a tale dimensione di lutto si intrecciò in modo prepotente anche il desiderio di tornare a vivere."
25 Maggio 2014
BELLO ! ciao
Io amo il 25 aprile la festa della liberazione e della rinascita un abbraccio a tutti i COMPAGNI vecchi e nuovi evviva l Italia e la costituzione COM Moscatelli
RispondiEliminaFesta dei traditori d' Italia
RispondiEliminaMi sa che qualcuno non ha mai apprezzato di vivere in democrazia e con la libertà di espressione dove non sei obbligato ad avere una tessera di partito (unico) per lavorare be peggio per lui viva L italia e la costituzione del 48 nata sulle montagne della penisola Com Moscatelli
Elimina25 Aprile .
RispondiElimina25 Maggio .
Nel portone del comune c'è una statua proveniente da villa Pastine. Facciamo in modo che quella stato possiamo metterla fuori dal portone e sia il simbolo della nostra Montetosso.
RispondiEliminaIl simbolo di Mrosso e' gia' fuori dal portone .
RispondiEliminaE' a Loreto ed e' sequestrato !
Se cercate di meglio potete guardare in via Roma quei tre ruderi di cariole piene di terra con ruote marce.
Queste persone le avete votate voi ....... giovani .
Anonimo delle 23.16 del 25 aprile,chiediti perche'ad uno come te e'dato ancora modo di esprimersi.
RispondiEliminaE' la democrazia,bellezza,e goditela pure anche nella tua inconsapevole ignoranza!!
Determina 50 del 2014 , si cedono 45 mq. di strada pubblica in via Semeria per la cifra di mille euro.
RispondiEliminaSono a bordo strada, praticamente due/tre posti macchina per 1.000 ( dicesi mille ) Euro. e .magaro non poaga nemmeno il passo carrabile.
In to culo a chi anticipato a Loreto a 3.500 a mq e parcheggia a Vettua.
Avete pagato i box a Loreto per soddisfare LUI .
RispondiEliminaAvete votato per chi attacca francobolli .
E avete ancora il coraggio di parlare.
Ma fate il piacere .