questa volta NON pubblichiamo la foto che un amico ci ha inviato..... ma diciamo volentieri ciò che ha visto
qualche sera fà da una piccola utilitaria, una mamma ed una figlia (la nonna titolare del pass, da anni NON esce da casa), incuranti di chi passava, hanno scaricato alcune borse della spesa anch'esse gialle (erano della S lunga)
A poche decine di metri ci sono le telecamere, anche quella che rileva le targhe (non in funzione UFFICIALMENTE) ma dalla quale ugualmente un addetto verifica.
Il fenomeno dell'occupazione degli stalli riservati agli invalidi è.... da tempo battuto su questo BLOG, eppure ci sono e ci sono state persone (residenti) che NON hanno mai abusato di tale "CONCESSIONE", e se vogliamo dirla tutta forse un paio frà tutti gli aventi diritto potrebbero essere coloro che possono realmente sostare e transitare, ed in paese ci conosciamo TUTTI !
Probabilmente è assai impopolare (specie per la politica locale) scavare a fondo in tale problema, ma se volete dare una occhiata fatevi un giro in Via Roma, e già che ci siete leggetevi quello che è scritto sotto, pubblicato sul Corriere della Sera on line.... a VOI ogni ultertiore commento.
Da corriere.it
Pass e falsi invalidi: mandateci le fotoPubblicheremo gli abusi e le infrazioni
Chi occupa abusivamente i posteggi per disabili è un simpatico mascalzone cui manca almeno una qualità: la simpatia. E va trattato come tale. Dopo l'annuncio del Comune di Milano, che ha deciso di combattere questa piccola-grande infamia, al Corriere siamo stati invasi di messaggi di incoraggiamento. Buon segno. Significa che molti italiani sono stanchi, e hanno deciso di reagire.
La politica non c'entra: è una questione di educazione civica, materia eliminata dai programmi scolastici ed espressione blasfema, per alcuni. Se qualcosa finalmente si muove, bisogna rallegrarsene; ma restare in guardia. Perché anche i volonterosi, in Italia, hanno la memoria episodica (come i roditori); e l'entusiasmo degli amministratori dura quanto i furori amorosi di una cockerina (15-20 giorni, due volte l'anno).
Abbiamo deciso, quindi, di passare all'azione. Pubblicheremo su Corriere.it le fotografie delle auto parcheggiate abusivamente nei posti per disabili, a Milano e non solo. Un'immagine da dietro, con targa visibile; una frontale, con il cruscotto senza pass.
Ovviamente c'è chi dirà: così si comporta Robespierre! E qualcuno griderà: violazione della privacy! Spreca il fiato: le targhe sono annotate al Pubblico Registro Automobilistico (Pra) che è, appunto, un registro pubblico, cui chiunque può accedere. La targa non è un dato personale coperto da privacy, soprattutto se l'auto si trova in una strada pubblica e in evidente infrazione. Quindi è lecito fotografare, e la foto può essere pubblicata. Stiamo conducendo, insieme ai lettori, una campagna contro il malcostume, e invochiamo il diritto di cronaca.
Sgombrato il campo dai dubbi legali, proseguiamo. Purtroppo, il parcheggio senza passo negli spazi per disabili non è l'unica forma di abuso. Ce ne sono almeno altre quattro, e qui le fotografie non bastano.
A. Il signor Astuti prende il pass dell'anziana zia disabile, lo mette sulla propria auto e lo usa per parcheggiare davanti al bar.
B. Il giovane, aitante dottor Scaltri, per posteggiare nell'unico spazio-disabili sotto la palestra, prende addirittura l'auto-con-pass della vecchia zia.
C. Il signor Maneggione ha fotocopiato con perizia il pass della zia, e lo ha distribuito agli amici.
D. La signora Callidi ha ottenuto il pass per accompagnare la zia, ma lo utilizza per recarsi a giocare a burraco con le amiche. La zia disabile non è invitata (anche perché l'anziana parente, pace all'anima sua, è passata da anni a miglior vita).
Per raddrizzare queste storture, e convincere certe teste dure, occorre l'intervento delle autorità. Assessori Maran & Granelli, sindaco Pisapia, ci spiegate cosa state facendo, in materia? Perché sarebbe bello che questa rivoluzione gentile arrivasse a Milano, e non si fermasse all'annuncio. In Italia succede, come sapete. A Verona, per esempio, qualcosa stanno facendo. Il comandante della Polizia Municipale, Luigi Altamura, ci scrive: «Non vogliamo fare i primi della classe, ma ormai riusciamo a pescare i furbi nelle "tonnare" (luoghi frequentati nei centri storici). Soggetti che falsificano o usano impropriamente i pass disabili; o non li possiedono proprio. I nostri vigili controllano dal palmare il numero di pass: se un cittadino è deceduto, per esempio, quel numero sarà colorato di rosso, e pertanto da ritirare». Conclude il comandante: «Ho raccolto le scuse dei trasgressori. Sono incredibili. Uno sosteneva d'aver accompagnato la nonna disabile alla Messa. Quando gli è stato chiesto "Scusi, la signora dov'è?!", ha risposto allarmato: "Nonna s'è allontanata con persona a noi ignota!"». Bene, speriamo sia tornata. Intanto, appuntamento su Corriere.it con la rubrica «ParkPeggio!»: le immagini dei furbi che ci provano, spedite dagli onesti che non ci stanno (CLICCATE QUI PER L'INVIO DELLE FOTO). I secondi sono più dei primi: scommettiamo?
Beppe Severgnini www.corriere.it/italians
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