Monterosso ha ricordato le 23 vittime del bombardamento del 1944
La mattina 23 gennaio del 1944 la costa e l'interno delle Cinque Terre subirono un pesante bombardamento.
Cinque Terre - Val di Vara - Come ogni anno anche ieri la comunità di Monterosso ha ricordato con emozione le 23 persone che morirono nel bombardamento del 23 gennaio del 1944. Un racconto che è stato tramandato di padre in figlio con il passare degli anni, trasmesso di generazione in generazione ad ogni monterossimo per non dimenticare le vittime innocenti del bombardamento che colpì la costa e l'interno delle 5 Terre.
"Anche i più distratti - è stato detto nella cerimonia di ieri - hanno potuto udire indistintamente il riecheggio delle campane della Chiesa di San Giovanni Battista, che suonavano a lutto. Praticamente tutti qui sanno come sono andate le cose, perche il paese era piccolo e tutti si conoscevano. Quella mattina, come una mattina qualsiasi durante la guerra in corso, la maggior parte delle persone erano nei campi, giovani in giro ce ne erano pochissimi perche da un paio di giorni i tedeschi avevano incominciato a rastrellare e i più erano scappati tra i boschi.
Tra le sette e le otto quattro aerei arrivarono da prima in ricognizione e subito dopo sganciarono micidiali ordigni per lo più destinati a colpire ed annientare i binari della ferrovia. Il Palazzo Comunale andò praticamente tutto distrutto e numerose bombe caddero sulle case portandosi via 23 persone delle tante che stavano fuggendo per le vie interne del paese vecchio. Nel Palazzo Comunale l'intero archivio storico del paese in pochissimi minuti venne completamente distrutto, mandando in fumo registi storici risalento al 1600/900 di inestimabile valore, nel palazzo perse la vita l'allora Sindaco e Podesta del paese. Oggi ricordiamo queste 23 persone che non sono più tra noi, le ricordiamo assieme ai cinque partigiani di origine monterossina che a loro volta diedero la vita per il nostro paese e la nostra Italia. Nella Bandiera gonfalone della Associazione Nazionale Partigiani di Italia di Monterosso quei partigiani sono ricordati in alto a destra con altrettante stelle in diagonale".
Nel pomeriggio si è poi tenuto nelle sale del Palazzo Comunale il Congresso della Associazione Nazionale Partigiani di Italia, dove al termine il Partigiano Tino ha raccontato con novizia di particolari la sua gioventù sui monti delle 5 Terre, ricordano aneddoti del bombardamento del 23 gennaio 1944. "Se oggi ne possiamo parlare e viviamo in uno stato di democrazia, è anche grazia al sacrificio di tanti giovano che hanno lottato per tutti noi, per lasciarci una Italia libera dal fascismo dalla demagogia ma sopra a tutto per lasciarci una Italia Democratica e libera".
"Anche i più distratti - è stato detto nella cerimonia di ieri - hanno potuto udire indistintamente il riecheggio delle campane della Chiesa di San Giovanni Battista, che suonavano a lutto. Praticamente tutti qui sanno come sono andate le cose, perche il paese era piccolo e tutti si conoscevano. Quella mattina, come una mattina qualsiasi durante la guerra in corso, la maggior parte delle persone erano nei campi, giovani in giro ce ne erano pochissimi perche da un paio di giorni i tedeschi avevano incominciato a rastrellare e i più erano scappati tra i boschi.
Tra le sette e le otto quattro aerei arrivarono da prima in ricognizione e subito dopo sganciarono micidiali ordigni per lo più destinati a colpire ed annientare i binari della ferrovia. Il Palazzo Comunale andò praticamente tutto distrutto e numerose bombe caddero sulle case portandosi via 23 persone delle tante che stavano fuggendo per le vie interne del paese vecchio. Nel Palazzo Comunale l'intero archivio storico del paese in pochissimi minuti venne completamente distrutto, mandando in fumo registi storici risalento al 1600/900 di inestimabile valore, nel palazzo perse la vita l'allora Sindaco e Podesta del paese. Oggi ricordiamo queste 23 persone che non sono più tra noi, le ricordiamo assieme ai cinque partigiani di origine monterossina che a loro volta diedero la vita per il nostro paese e la nostra Italia. Nella Bandiera gonfalone della Associazione Nazionale Partigiani di Italia di Monterosso quei partigiani sono ricordati in alto a destra con altrettante stelle in diagonale".
Nel pomeriggio si è poi tenuto nelle sale del Palazzo Comunale il Congresso della Associazione Nazionale Partigiani di Italia, dove al termine il Partigiano Tino ha raccontato con novizia di particolari la sua gioventù sui monti delle 5 Terre, ricordano aneddoti del bombardamento del 23 gennaio 1944. "Se oggi ne possiamo parlare e viviamo in uno stato di democrazia, è anche grazia al sacrificio di tanti giovano che hanno lottato per tutti noi, per lasciarci una Italia libera dal fascismo dalla demagogia ma sopra a tutto per lasciarci una Italia Democratica e libera".
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