giovedì 14 gennaio 2016

non consentono attualmente di fornire frequenze ancora più performanti,.

Inutilmente inviata a 

 trasportopubblicolocale   tpl@regione.liguria.it

Gent. Sig.

Probabilmente il nuovo orario e’ stato pensato con buone intenzioni, purtroppo come e’ noto di buone intenzioni e’ lastricato l’inferno.

E l’inferno e’ quello che stiamo provando in questi giorni, credo vi siano ben note anche a voi le proteste che si stanno levando da ogni parte della regione .

Vi allego un paio di articoli pubblicati su La Repubblica, quotidiano nazionale,  se vi fossero sfuggiti,  mentre penso vi siano noti gli articoli sui quotidiani locali.

Il nuovo orario spezza la linea ligure in entita’ separate senza tenere in minimo conto dei veri flussi di traffico.

Apprezzo che Regione Liguria e di Trenitalia prestino “ l’assoluta attenzione, alle necessita degli utenti dei pendolari che utilizzano i treni regionali, ma anche ai turisti che quotidianamente visitano la nostra regione, e si voglia fornire “ un modello di servizio efficace ed efficiente “, ma  obbligare un turista a due / tre cambi per raggiungere le 5 Terre da Genova penso non dipenda da “ limiti infrastrutturali “ ma da scelte sbagliate  non da altro e di certo non si fornisce un servizio ne efficace ne efficente.


Scelte che non tengono conto dei veri punti di interesse che determinano i flussi di traffico, nelle stazioni “ minori “ di Genova Sturla, Quarto , etc le emettitrici di biglietti hanno ( avevano ?) un tasto dedicato , ad es a Monterosso, paese ora raggiungibile solo almeno due cambi treno.

Non esistono piu’ connessioni dirette da Torino, Milano e Pisa citta’ da cui provengo  la maggior parte dei turisti , a meno di  utilizzare Intercity o Frecce Bianche che comunque fermano solo in stazioni che non sono il termine finale della maggioranza di detti turisti.

Non esistono connessioni dirette tra le 5Terre e Sarzana citta’ in cui e’ stato spostato parte dell’ Ospedale di La Spezia.

Non esistono connessioni dirette tra il Tigullio e il Levante ligure con gravi penalizzazioni oltre che dei turisti anche degli studenti.

Anche la separazione dei flussi pendolari dai flussi turistici, grazie ad un servizio dedicato tra Levanto e La Spezia nelle 5 Terre , non tiene minimamente conto della capacita’ di assorbire il flusso da parte dei paesi stessi,  e crea un mondo virtuale che penalizza fortemente , per le ragioni sopra citate,  gli abitanti di tali paesi favorendo lo spopolamento di questi paesi primo passo verso il degrado del territorio a cui si dovrebbe invece prestare la massima attenzione.

Tutte  le puntuali segnalazioni espresse nella mia email del 17 Dicembre, e qui riconfermate non trovano risposta nella vostra cortese email.

Quindi Vi confermo che ritengo ,e come me quanti viaggiano con me su queste tratte, che il nuovo sistema non sia piu’ performante ma estremamente peggiorativo e non per problemi orografici che mi sono ben noti e che capisco quanto sia  difficile se non impossibile risolvere , almeno per l’intero tratto ligure, ma per scelti fi fondo sbagliate.

Sono certo che i lavori in coro per il nodo di Genova potranno migliorare la situazione nell’ambito metropolitano , ma per le riviere, soprattutto le parte estreme necessitano di altre riflessioni, non solo da un punto di vista meramente tecnico, ma soprattutto “ politico” cercando di capire quale modello di vita si vuole dare a questi territori.

Ringraziandovi per l’attenzione che avete dedicato alla mia segnalazione e con la speranza venga svolta un riflessione acritica , che vengano analizzate le mie segnalazioni e che nei prossimi incontri vengano soprattutto ascoltate le Istituzioni Locali  Elette dal territorio le uniche che hanno il polso della situazione.

Vi invio i miei

Distinti Saluti

E.R


risposta From: trasportopubblicolocale [mailto:tpl@regione.liguria.it

 Gentile Utente,
Le scrivo in risposta alla Sua segnalazione circa l’orario ferroviario che è entrato in vigore lo scorso 13 dicembre.
L’Offerta dei Treni Regionali è formulata nell’ambito dei contratto di servizio tra la Direzione Regionale di Trenitalia e la Regione Liguria alle quali è vero spettano istituzionalmente il finanziamento e la programmazione del Trasporto pubblico locale nell’ambito dei propri territori (orari, fermate, giorni di circolazione, composizione dei treni regionali e quantità dei posti a sedere) , ma il nuovo Orario cadenzato commissionato dalla Regione, è stato elaborato secondo il più recente modello europeo per garantire la mobilità e integrazione modale delle aree urbane, suburbane ed extraurbane, in accordo con quindi con le specifiche tecniche di Trenitalia e di RFI, e nei limiti di capacità di spesa che gravano sul bilancio della Regione.


Il principio si basa su servizi ferroviari con partenze dalla stessa stazione a minuti fissi e frequenze regolari, che consentono la pianificazione mnemonica del viaggio e uniformano l’offerta orario con la garanzia di un collegamento costante. In particolare saranno istituiti cadenzamenti a 30 minuti, 60 e 120 minuti, a seconda della richiesta o eventuali altre offerte di mobilità presenti sul territorio. Il sistema alterna i nuovi treni Regionali Veloci, che collegano il capoluogo ai centri maggiori della regione con treni Regionali che servono tutte le stazioni intermedie, istituendo stazioni di interscambio e connessione tra le due modalità di viaggio.
L’introduzione in Liguria del nuovo orario ferroviario pone le basi per avviare l’integrazione modale del trasporto regionale: l’orario cadenzato consente infatti di garantire la sinergia e l’interscambio con le altre modalità di trasporto presenti sul territorio (gomma e metro).
Il nuovo orario garantisce una maggior frequenza e più fermate nei Nodi e nell’Area Suburbana, mentre nell’area extraurbana consente una maggior velocità dei treni, riducendo i tempi di percorrenza. Nell’Area delle Cinque Terre  invece sarà possibile consentire la separazione dei flussi pendolari dai flussi turistici, grazie ad un servizio dedicato tra Levanto e La Spezia.
Nella prima fase di circa sei mesi, il cadenzamento orario partirà dopo le ore 9 – escludendo la fascia pendolare del mattino- mentre il tavolo tecnico dei pendolari ed associazioni consumatori, istituito dalla Regione, vaglierà le segnalazioni dei viaggiatori per affinare sempre più l’offerta.
Nei casi specifici da lei richiamati, le segnalo l’assoluta attenzione di Regione Liguria e di Trenitalia, a voler fornire agli utenti ed ai pendolari che utilizzano i treni regionali, ma anche ai turisti che quotidianamente visitano la nostra regione, un modello di servizio efficace ed efficiente, ma alcuni limiti infrastrutturali, dettati anche dalla difficile situazione orografica, non consentono attualmente di fornire frequenze ancora più performanti.

2 commenti:

  1. Ora voglio proprio sentire che cosa ne pensa il nostro assessore ai trasporti della Regione Liguria!!!!

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  2. c'e' da vomitare al solo pensare a quei geni che hanno consegnato la regione liguria a questa' accozzaglia di qualunquisti incapaci pericolosi !!!!

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