lunedì 12 ottobre 2015

Diciamo SI al Comune UNICO !

Fusione: vince il sì in 6 Comuni dell'Emilia-Romagna
Sì alla fusione nei referendum consultivi svolti domenica in 6 Comuni dell’Emilia-Romagna: Porretta Terme e Granaglione nel bolognese, Monte Colombo e Montescudo nel riminese, Polesine Parmense e Zibello in provincia di Parma.

Due i quesiti sottoposti ai cittadini residenti: uno sul sì o no alla fusione dei due Comuni (quesito numero 1), uno sul nome preferito fra quelli proposti per l’ipotetico nuovo Comune unico (quesito numero 2).
In provincia di Bologna, a Porretta Terme hanno votato 1.630 cittadini, pari al 43,64% dei 3.735 aventi diritto, per entrambi i quesiti: 1.506 sono stati i sì, pari al 93,14% di chi si è recato alle urne, i no sono stati 111 (6,86%). ‘Alto Reno Terme’ è risultato il nome preferito, con 902 voti (59,46%).
A Granaglione hanno votato 1.234 residenti, pari al 64,17% dei 1.923 aventi diritto, per il quesito numero 1, e 1.230 (63,96%) per il quesito numero 2: 771 (63,04%) i sì alla fusione, 452 (36,96%) i no. ‘Granaglione Porretta Terme’ il nome preferito con 535 voti (54,82%).

In provincia di Rimini, a Montescudo si sono recati alle urne 807 cittadini, il 28,05% dei 2.877 aventi diritto, per entrambi i quesiti: 675 (84,48%) i sì alla fusione, 124 (15,52%) i no. ‘Montescudo - Monte Colombo’ il nome che ha prevalso con 457 voti (61,67%). A Monte Colombo hanno votato 845 cittadini sui 2.804 aventi diritto, pari al 30,14%, per entrambi i quesiti. 577 (68,77%) sono stati i sì alla fusione, 262 (31,23%) i no. ‘Monte dei Castelli’ il nome preferito con 285 (39,26%) voti.
A Zibello hanno votato 796 cittadini sui 1.613 aventi diritto, il 49,35%, per entrambi i quesiti: i sì alla fusione sono stati 402 (51,01%), i no 386 (48,99%). Il nome più votato è stato ‘Polesine Zibello’ con 403 preferenze (69,97%). A Polesine Parmense si sono recati alle urne 573 cittadini, cioè il 50,22% dei 1.141 aventi diritto, per entrambi i quesiti. 297 (52,57%) i sì alla fusione, 268 (47,43%) i no. Anche qui ha prevalso ‘Polesine Zibello’ con 324 voti, il 73,30%.
Acquisito l'esito dei referendum consultivi, può riprendere in Assemblea legislativa regionale l'esame dei tre progetti di legge relativi alle fusioni in questione. Progetti sospesi in attesa della consultazione nei Comuni interessati, prevista dalla legge regionale.
Tre Comuni al posto di sei dunque. “Si tratta di un risultato molto importante - afferma la presidente dell’Assemblea legislativa regionale, Simonetta Saliera - che conferma, come già ampiamente emerso nel corso della discussione in Assemblea legislativa, la volontà di rafforzare le rispettive comunità unificando risorse e forze, in modo di dare speranza e futuro alle parti più fragili della nostra regione, quali appunto i piccoli Comuni”.
“Da tempo - prosegue Saliera - l’Emilia-Romagna sta percorrendo la via delle fusioni fra Comuni: è un percorso nato e sviluppatosi già nella scorsa legislatura regionale, quando si sono fatte quattro fusioni di Comuni (Valsamoggia a Bologna, Sissa-Trecasali a Parma, Fiscaglia a Ferrara e Poggio Torriana a Rimini), proseguito in apertura del nuovo mandato con la nascita del Comune di Ventasso nell’Appenino reggiano, e che oggi ci fa registrare positivamente i nuovi risultati: comunità più coese e compatte- chiude la presidente dell’Assemblea legislativa- sono il modo migliore per affrontare e superare la grave crisi economica che in questi anni ha così duramente colpito anche il nostro territorio”.
Soddisfatto il presidente del gruppo Pd in Assemblea legislativa Stefano Caliandro: "I cittadini di 6 Comuni della regione hanno votato sì ai referendum per la fusione dei loro municipi.

 Un risultato che infonde fiducia e spiega come visioni politiche innovative e volte al futuro trovino consenso e condivisione tra i cittadini. 

Sull’Appennino bolognese il voto è stato particolarmente significativo per l’alta affluenza, purtroppo rara di questi tempi: a Porretta ha votato il 43,64% degli aventi diritto (93,14 % per il Si) e a Granaglione addirittura il 64,17% (con un 63,04% a favore della fusione). Significativo anche il nome indicato dai cittadini (Alto Reno Terme) che ci invitano con questa scelta a guardare a una zona più ampia, che abbraccia altri territori della montagna e potenzialmente lascia il margine ad ulteriori fusioni di Comuni nell’Alto Reno.

 Solo così, credo, questi territori potranno tornare ad essere attrattivi e riusciranno a valorizzare economia e turismo della montagna. Tanti avevano dei dubbi sul risultato di questi referendum consultivi. Invece ancora una volta i cittadini hanno guardato al futuro ed hanno scelto la strada più coraggiosa, confermando la volontà riformatrice della Regione Emilia-Romagna. Adesso tocca a noi: la Regione infatti, dopo aver approvato nel febbraio scorso il progetto di legge sulla fusione, procederà all’istituzione dei nuovi Comuni che nasceranno nel 2016”.
Ultimo aggiornamento: 12/10/15

2 commenti:

  1. Si magari con sindaco Busco, votate votate

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  2. e' mai possibile che ci sia qualche imbe..lle che si preoccupa solo di scrivere cazzate!! bravo amico delle 14.58...hai una bella testa!!!! visto che chiami in causa il gestore con tanto do cognome perche' non ci informi sul tuo che e', di sicuro, di qualita'!!!!!

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