Era stato chiesto in !"OGNI MODO" alla precedente Amministrazione del fare !
ora le firme PARLANO CHIARO,
la palla passa ad E. Moggia & CO.
http://www.cittadellaspezia.com/Cinque-Terre-Val-di-Vara/Attualita/Monterosso-quasi-mille-firme-per-192713.aspx
Monterosso, quasi mille firme per riaprire la spiaggia di Portetto
Cinque Terre - Val di Vara - Sono quasi mille le firme raccolte da Marina Passetti nel corso delle ultime settimane a Monterosso per chiedere un intervento concreto da parte del Comune e del Parco per la riapertura al pubblico della spiaggia di Portetto, nel promontorio del Corone.
Prima che comparisse una rete che delimitava un cantiere aperto dal Parco nazionale delle Cinque Terre per la messa in sicurezza della zona, infatti, i monterossini avevano sempre potuto accedere liberamente all'arenile. I lavori avrebbero dovuto consentire la trasformazione dell'area in orto delle biodiversità, grazie al comodato d'uso decennale ottenuto dall'ente.
Ma la rete, dopo che il promontorio privato è stato abbandonato dal Parco travolto dalle inchieste giudiziarie, si è trasformata in cancello.
"Dovrebbe essere un luogo pubblico - lamenta Marina Passetti, che da anni combatte per la riapertura del passaggio -, ci sono anche immagini dell'Istituto Luce che testimoniano che i monterossini andavano a fare il bagno lì senza alcuna preclusione".
Sino ad ora, però, Marina non è riuscita a trovare la documentazione che attesti la servitù di passaggio o la presenza di un sentiero segnato sulle mappe comunali.
"La proprietà dice che è chiuso perché c'è pericolo per le persone, ma non ci sono ordinanze in questo senso - prosegue -. La spiaggia è piena di rifiuti, nessuno la pulisce. Non si può tenere in queste condizioni un bene di pregio del genere. Tempo fa ho scritto anche al Parco che ha risposto che ho ragione, che si tratta di un bene pubblico. Ma poi non è accaduto niente".
Chissà che ora, con le 919 firme raccolte, Comune e Parco non riescano a dare seguito alle promesse fatte.
Prima che comparisse una rete che delimitava un cantiere aperto dal Parco nazionale delle Cinque Terre per la messa in sicurezza della zona, infatti, i monterossini avevano sempre potuto accedere liberamente all'arenile. I lavori avrebbero dovuto consentire la trasformazione dell'area in orto delle biodiversità, grazie al comodato d'uso decennale ottenuto dall'ente.
Ma la rete, dopo che il promontorio privato è stato abbandonato dal Parco travolto dalle inchieste giudiziarie, si è trasformata in cancello.
"Dovrebbe essere un luogo pubblico - lamenta Marina Passetti, che da anni combatte per la riapertura del passaggio -, ci sono anche immagini dell'Istituto Luce che testimoniano che i monterossini andavano a fare il bagno lì senza alcuna preclusione".
Sino ad ora, però, Marina non è riuscita a trovare la documentazione che attesti la servitù di passaggio o la presenza di un sentiero segnato sulle mappe comunali.
"La proprietà dice che è chiuso perché c'è pericolo per le persone, ma non ci sono ordinanze in questo senso - prosegue -. La spiaggia è piena di rifiuti, nessuno la pulisce. Non si può tenere in queste condizioni un bene di pregio del genere. Tempo fa ho scritto anche al Parco che ha risposto che ho ragione, che si tratta di un bene pubblico. Ma poi non è accaduto niente".
Chissà che ora, con le 919 firme raccolte, Comune e Parco non riescano a dare seguito alle promesse fatte.
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