sabato 26 settembre 2015

Ricevemmo & pubbliccammo.......

http://preve.blogautore.repubblica.it/2015/09/26/festival-sciacchetra-retrogusto-giudiziario/



Festival Sciacchetrà, retrogusto giudiziario

sciacche
L’ex senatore Luigi Grillo è, parlandone da essere umano e non politico, una persona assai gradevole, dotata di alto senso dell’ironia e profondo conoscitore di finanza e banche. Non sono un intenditore, ma un paio di anni fa, nonostante alcuni miei pezzi non molto gentili nei suoi confronti, mi mandò a natale una bottiglia del suo Sciacchetrà che apprezzai.

Detto ciò, solo in un paese con un alto senso della farsa e in particolare in una zona che pare non aver imparato niente dallo scandalo Bonanini, potevano affidare la presentazione del Festival dello Sciacchetràad uno, l’ex senatore Grillo, appunto, che appena pochi mesi fa ha patteggiato una condanna a 2 anni e 8 mesi e 50 mila euro di risarcimento per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbativa d'asta relativa alle vicende delle tangenti per l’Expo di Milano.
Grillo era lì in veste di presidente dell’associazione Amici delle Cinque Terre. In molti saranno già pronti a spiegare che Grillo è uno che per le Cinque Terre ha fatto moltissimo e può fare ancora. Forse qualcuno dovrebbe ricordare a costoro che nessuno è immortale e fondamentale e ricordare al senatore Grillo che a volte sapersi mettere da parte è dimostrazione di grande intelligenza. Ma lo capisco pure il senatore. Circondato da tanti amici come fa a starsene nella sua vigna? Allo stesso tavolo sedeva il presidente del Parco Cinque Terre Vittorio Alessandro che certo non è nella posizione migliore per allontanare dal tavolo il condannato Grillo visto che continua a tenere come capo ufficio stampa del Parco (che è ente pubblico) Luca Natale, condannato a due mesi per favoreggiamento nel processo Mani Unte dello scandalo Bonanini (solo sentenza di primo grado naturalmente e ci auguriamo che Natale venga assolto in appello). Oppure poteva forse allontanarlo il presidente della Fondazione Carispe Matteo Melley, uno che è sopravvissuto alla botta di una valanga di soldi persi per l’investimento Lehman Brothers e che ha come "coinquilino", ossia presidente della banca Carispe, l’avvocato Andrea Corradino che è lo storico difensore di Grillo? Ci sarebbe magari solo da aspettarsi che il neo giovane sindaco di Monterosso Emanuele Moggia, Pd del nuovo corso si spera, desse un segnale per dire, ad esempio, che avere come testimonial del vino di casa un condannato per corruzione non è proprio il massimo ma magari anche lui ha appena fatto cin cin con il senatore…..


tempo fa il TROTA nostrano scriveva
il TROTA scrive:
30 ottobre 2011 alle 19:47
Buonasrea, sono veramente schifato dalle parole di questo signore del blog, allora io a Monterosso ci sono nato, e lo conosco sicuramente meglio di qualche cialtrone che scrive cazzate, comunque siamo in mezzo alla merda da tre giorni, il ns. sindaco e il senatore Grillo è gente con le palle e sono qui con noi a spalare, mi auguro solo una cosa che gente come voi non subisca mai quello che è successo a noi, perchè visto che siete abituati solo a criticare, NON AVETE NESSUNA DIGNITA’, VERGOGNATEVI………


Mi trovavo mercoledì sera con mia moglie, insieme ad altre migliaia di persone, ad ascoltare il concerto degli Stadio a San Terenzo. Sicuramente pensavo che avrei trascorso una bella serata di musica, con le canzoni di un gruppo che, dalla fine degli anni settanta ad oggi, ha saputo fare musica di grande qualità e contenuti, quel pop-rock d’autore che ha fatto da laboratorio di canzoni anche per altri grandi della musica italiana, da Vasco Rossi a Patty Pravo, da Guccini ad Irene Grandi, da Lucio Dalla alla Pausini, tanto per citarne alcuni. Certamente non mi aspettavo nelle due ore e mezzo di concerto- Curreri, Fornili, Drovandi e Pezzoli, insieme a tutta la loro band non si sono risparmiati, a differenza di tanti altri musicisti che si limitano al minimo sindacale- di sentire da Gaetano Curreri, leader storico del gruppo, tante riflessioni e spunti che non fanno il 90% degli uomini politici italiani a cominciare, purtroppo, da quelli del mio partito, il Pd.

Sentir parlare di difesa della Costituzione, di regole che vanno bene così, del bisogno semmai di introdurre un articolo sul “diritto alla felicità” come nella Costituzione americana o di Patria ed Unità d’Italia, a fronte di una immaginifica Padania, paragonata impropriamente alla Catalunya, mi hanno emozionato non meno delle bellissime canzoni della band emiliana.

La canzone che mi ha toccato di più è stata sicuramente “per la Bandiera” dedicata ai ragazzi della scorta di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, massacrati dalla mafia a Capaci sabato 23 maggio 1992. Forse non è fra le più note, ma fa pensare molto alla nostra Italia. Uno dei ragionamenti più azzeccati di Curreri è stato quello sulla cultura, che qualcuno in Italia crede si riduca al “Grande Fratello”, all’”Isola dei famosi” – che differenza fra l’amministrazione di Lerici con Emanuele Fresco, che si merita un bel 9 per il concerto di mercoledì, e quella di un comune rivierasco di centro-destra che ha proposto le selezioni per questa orrenda trasmissione televisiva!- ai tronisti: c’è bisogno di più concerti come quello di ieri sera, ma anche di musica classica o opera, come fanno tante altre amministrazioni progressiste della provincia spezzina, magari tacciate di essere sprecone dalla destra nostrana, per fare stare insieme la gente- famiglie con bambini, giovanissimi, persone nell’età matura.

Un altro momento molto bello che mi ha sorpreso, anzi stupito, è stata la citazione della lettera di San Paolo ai Corinzi sull’amore che non ha mai fine. In un Paese che qualcuno vorrebbe sempre più incupito, incarognito e rancoroso, dove la politica si gioca, nell’indifferenza della gente, sulle cucine o i tinelli o le case monegasche, gli Stadio hanno detto parole di speranza, come quelle sull’acqua bene di tutti, regalatoci da nostro Signore Gesù Cristo o quelle sul rispetto, insieme all’amore, dovuto a tutte le donne. Concetti che il pubblico della spiaggia di San Terenzo ha salutato con applausi prolungati.

Come democratico vorrei che i miei compagni ed amici non lasciassero a musicisti pur bravi come gli Stadio questi valori. Perché questo nostro Paese ha un disperato bisogno d’amore e noi dobbiamo amarlo di più, insieme al suo popolo!

14 commenti:

  1. Poverino il senatore! Ammise che lui non aveva rubato, ma che aveva solo sbagliato..

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  2. no!!! non si puo' far finta di niente!!! c'e' un problema di dignita' istutuzionale. In certe circostanze e' meglio ASTENERSI perche' non si puo' far finta che nulla e' cambiato. NON E' EDUCATIVO!!!

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  3. assecondare chi ha subito condanne ed e' stato definito delinquente vuol dire esserlo altrettanto ma purtroppo gli uomini onesti occupano altri ruoli

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  4. Che greve pistolotto. Gli Stadio , onesti mestieranti, innalzati a grandi artisti, un mescolone moralistico in cui c'è la costituzione come vangelo, un femminismo becero ( i diritti dello donne si, e quelli degli uomini ? ), addirittura S. Paolo e il cristianesimo ( ahi, marx nella tomba ).
    Non poteva mancare la citazione di Falcone e Borsellino per mascherare la palese inadeguatezza della giustizia italiana.
    P.S. la costituzione americana parla di perseguimento alla felicità, non di diritto alla felicità.

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    1. Non e' un pistolotto ma un contributo che puo' essere condiviso o criticato. Non capisco perche' Marx dovrebbe agitarsi nella tomba per un riferimento a S. Paolo che non e' ,sicuramente, un reazionario!! Spiace che la tua sensibilita' sia inquinata da un pregiudizio ideologico che e' a dir poco datato

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  5. @ Anonimo27 settembre 2015 19:21 - Marx scrisse che la religione è l'oppio dei popoli , quindi avrebbe di che recriminare su S. Paolo, che tra lìaltro era, come tutti i convertiti, un fanatico.
    Riguardo al contributo, io lo ho per l'appunto criticato, motivandone il perchè

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    1. fanatico...chi??????? piu' di una volta ti e' stato consigliato di tacere......per piacere FALLO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Non e' per te' il ..PENSARE!!!!!!!!!!!!!!!

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  6. Si forse gli Stadio si possono lasciare da parte, ma sedersi sullo stesso palco a fianco di certi personaggi non va ben.

    Certi amministratori sono stati eletti per dare un senso di cambiamento, non di continuita'.

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  7. Il sig. Birovitz
    definisce gli Stadio " mestieranti ".
    E' meglio che non definisca il sig. Birovitz !!!!!!!!!! .

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  8. @ Anonimo28 settembre 2015 10:02 : hai pienamente ragione

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  9. @ e.m. : gli Stadio sono un gruppo di stimati session man, ma davvero non si può definirli grandi artisti, nè nella musica italiana, tantomeno in quella internazionale. Parlo di musica rock, evidentemente, dove l'Italia è paese di terza fascia.
    Se ti intendi un pochetto di musica, sai chi sono i nomi significativi in questo genere musicali, e NON sono in Italia.
    Neanche puoi definirli dei grandi della musica italiana, visto che tutt'al più hanno accompagnato qualche lagnoso cantautore.
    Infatti, la musica italiana all'estero è sconosciuta.
    Lascia perdere , parla di politica, a meno che tu non sia piddino, perchè piddino = declino

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  10. Mestieranti .
    In italiano " mestieranti " si dice di chi pratica un lavoro in modo assai mediocre con risvolti particolarmente orientati al denaro .
    Pazienza !!!!!!!! .

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  11. @ e.m. : infatti , non si può certo dire che gli Stadio brillino per originalità musicale, e il pistolotto politicizzato lo dimostra.
    L'arte parla da sè, non con le prediche.
    I soldi li vogliono, non suonano gratis

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