giovedì 23 ottobre 2014

"E' giunto il momento di verificar politicamente l’operato e l'efficacia del Parco"

`E´ giunto il momento di verificar politicamente l’operato e l´efficacia del Parco`
Cinque Terre - Val di Vara - "Il Parco delle Cinque Terre dice di non essere un bancomat e che non si può tornare indietro e quest’ultima affermazione mi trova pienamente d’accordo". Il Comune di Riomaggiore, per bocca del sindaco Franca Cantrigliani risponde per le rime ai vertici dell'Ente parco dopo lo scambio di vedute alimentate nei giorni scorsi proprio sulle pagine diCittadellaSpezia.com. Una polemica messa in atto dall’Ente parco, secondo il sindaco, che prende avvio da una normale risposta scritta ad una interpellanza formulata da un consigliere comunale. Ciò avrebbe generato una inattesa quanto sproposita reazione da parte dell’ente. 

"L’ente afferma che il comune ha richiesto circa 10.000 euro per lavori da eseguire su una ex scuola già sede della caserma del corpo forestale. Non è vero. I diecimila euro, ovvero un quarto della somma necessaria stanziata con fondi PSR, riguardano un piccolo locale di proprietà comunale che è ormai divenuto sala polivalente e servirà prevalentemente per l’espletamento di attività sociosanitarie in favore degli abitanti il borgo di Volastra. La ex scuola, erroneamente citata dall’ente, che ha ospitato per 10/15 anni gratuitamente una caserma, abbisogna invece, visto lo stato in cui è stata riconsegnata, di interventi per qualche centinaio di milioni di euro"- spiega in una nota il Comune di Riomaggiore. "Sempre a titolo d'esempio - continua la Cantrigliani - citiamo la transazione di circa 370.000 euro che ha consentito di sanare il debito della cremagliera che dalla provinciale sale al santuario d Montenero: sì, lo so, sugli sportelli è scritto Parco nazionale ma il conto è arrivato al Comune e potrei proseguire sino ad arrivare ad una somma di oltre nove milioni di euro tra diretti ed indiretti che l’amministrazione comunale e dunque e suoi cittadini hanno dovuto sobbarcarsi. Per questo siamo d’accordo, Riomaggiore non vuole più essere il bancomat di un ente terzo che non può certo pretendere di continuare a trattare Riomaggiore come una colonia. Nel merito del contributo dovuto a Riomaggiore di 300.000 euro, preciso che la riformulazione è stata fatta mesi orsono da nostro tecnico e concordata con l’ente, tanto che i lavori da eseguire risultano a bilancio comunale".

Poi la Cantrigliani punta il dito sulla reperibilità dei fondi: "Il Parco da tempo sostiene che le amministrazioni comunali non devono aggravare il turista di balzelli, pagando gli stessi già la carta parco. Perciò, no a tasse sui pullman, no agli 80 centesimi nei bagni e via dicendo. Non viene precisato però con quali risorse il comune deve fare fronte alla cura del verde pubblico, alla raccolta della spazzatura lasciata dalle migliaia di turisti che con treni, traghetti, pullman e mezzi privati sbarcano a migliaia nel comune. Questo infatti non rientra nella missione dell’ente che mica può andare a mischiarsi in problemi comunali: per quei servizi che servono a rendere accogliente un paese non c’è possibilità alcuna di intervento. All’ente invece va data la possibilità di parcheggiare in ztl senza pagare, di far volare gli elicotteri a piacimento. Senza dimenticare che l’ente deve provvedere alla pulizia delle acque contribuendo alla spesa per installare il tubo fognario in quel di Riomaggiore. Un tubo fognario dunque e non un opera di salvaguardia idrogeologica, un tubo per la cui installazione e spesa si è correttamente già resa disponibile la competente azienda municipalizzata. Resta il mistero. Per queste ragioni, nella risposta all’interpellanza riferendomi all’ente ritengo sia giunto il momento di assumere decisioni politiche atte a verificare l’operato dello stesso, la sua organizzazione ed efficacia sino a giudicarne la sua effettiva corrispondenza alle necessità del nostro prezioso territorio. Quesito, che a mio parere, alla luce degli ultimi eventi abbisogna di essere affrontato quanto prima in sede di consiglio comunale".

2 commenti:

  1. Noi viviamo in una societa' nella quale, spessissimo, L' APPARIRE vale molto di piu' dell ESSERE!! Noi residenti di " lunga data " abbiamo vissuto tutto l'iter di questo PARCO NAZIONALE pensato da POCHI e....subito da TANTI!!! Dopo anni e...anni non e' chiara a........ molti qual'e' la MISSIONE e la VOCAZIONE di questo ente che gestito per anni in modo assolutistico dal Faraone ora e' una ....timida e impalpabile PRESENZA!!!!!!!!!!!!!!!.

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  2. Un tema molto interessante: Un po' da noi succede la stessa cosa, da anni tutti avevamo il nostro tran tran e pagavamo le spese del comune divise con una logica ormai stabilizzata. Oggi stanno cambiano la geografia del turismo, molti commercianti vogliono i crocieristi che in un certo senso fanno fuggire chi viene in paese per trascorrere una settimana. Sui crocieristi c'è chi guadagna mentre prima guadagnava meno sul turismo stanziale, trovo lecito che siano consenzienti nei confronti di quella massa di gente che arriva e va via dopo aver bevuto una coca cola e comprato 10 cartoline. Ma purtroppo danno un disagio a chi già di turismo non viveva e a chi spende una bella cifra per soggiornare nel nostro paese.
    Ma chi paga le spese per le conseguenze di un turismo simile? L'immondizia la pagano come sempre gli alberghi e i B&B e vedono scemare i propri clienti, mentre i negozi di artigiani che vendono cartoline insieme con le enoteche pagano una cifra irrisoria e i battelli che riempiono il paese di turisti non pagano un centesimo.

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