martedì 1 marzo 2011

più trasparenza amministrativa e più borracce, da dove incominciamo ?

GUERRA CONTRO LA PLASTICA

borracce e fontane contro l'inquinamento, Poliziotti e Pubblici Ministeri contro .....  (?)


Ogni anni i turisti abbandonano due milioni di bottigliette. E il Parco corre ai ripari. "I malumori dei commercianti? Se in pochi anni diventassimo un immondezzaio anche i loro affari andrebbero a picco"

di MICHELA BOMPANI
Due milioni di bottigliette di plastica abbandonate in media ogni anno, nel mese di agosto, sul territorio del Parco nazionale delle Cinque Terre, quattrocentomila sulla sola via dell'Amore. Il presidente del Parco, Franco Bonanini e Marco Zanicchi, geologo, si sono messi a fare i conti. E hanno trovato la dimensione di quella che già a occhio nudo, e soprattutto davanti alle difficoltà di raccolta su sentieri e scogli e ai costi di smaltimento, sembrava una catastrofe. "Siamo sepolti sotto le bottigliette di plastica", denuncia Bonanini.
Parte la campagna "Pet free" del Parco nazionale: da ottobre, a cominciare da Riomaggiore e poi in tutti gli altri comuni, saranno convertite le fontane pubbliche esistenti e ne saranno installate di nuove. Equipaggiate con uno speciale filtro di depurazione, con un serbatoio di anidride carbonica - per chi preferisce l'acqua frizzante - dotate di sistema di refrigerazione leggera, saranno le trincee della lotta alla plastica. Non solo. A ogni turista sarà consegnata con una borraccia da mezzo litro in alluminio, in vari colori, con il logo del Parco: costerà un euro, sarà un gadget che aiuterà il pianeta, e ancor prima, il territorio. Certo qualche malumore tra i commercianti che vedranno diminuire vertiginosamente le vendite dell'acqua in bottiglia sarà da mettere in conto, ma Bonanini è convinto che chi lavora e conosce il valore profondo delle Cinque Terre, capirà. "Se tra cinque anni saremo un immondezzaio anche i loro affari andranno a picco - dice il presidente - meglio un piccolo sacrificio ora, ma un futuro assicurato".
"Bevi puro salvando l'ambiente" è il titolo della campagna che il Parco delle Cinque Terre lancerà lunedì sera, alle 18, nel Castello di Riomaggiore, con una tavola rotonda cui parteciperanno, oltre Bonanini e Zanicchi, l'ingegnere Marco Salarpi e gli architetti Riccardo Lorenzi e Donatella Ambrosini. "Nei nostri uffici già beviamo acqua dalle colonnine purificate e abbiamo bandito la plastica - spiega Bonanini - adesso cominceremo a lavorare su Riomaggiore: metteremo in funzione quattro-cinque fontane presso la stazione, che è la "porta d'accesso" più trafficata alle Cinque Terre, poi toccherà alle altre zone, anche i sindaci sono d'accordo. In cinque mesi il territorio sarà pronto a dissetare tutti, dai tre milioni di turisti all'anno ai 5000 abitanti del Parco".
Costerà circa 2000 euro trasformare ogni fontanella esistente in erogatore di "acqua del Parco" naturale o frizzante, le borracce sono già state acquistate. "Introdurremo un contributo simbolico, 5 centesimi, per coprire i costi delle bombolette di anidride carbonica - aggiunge Bonanini - chi arriva alle Cinque Terre è un turista consapevole, gli chiediamo un gesto concreto di consapevolezza, per salvare questo paradiso dalla plastica".

PS   ma le borracce acquistate dove sono ?