mercoledì 1 dicembre 2010

l'importante è dare notizie, quello che c'è dentro ....

Lettera di un operaio Acam a Cronaca4: «Lavoriamo anche sotto la pioggia, di notte o durante le festività»
Riceviamo e pubblichiamo
Leggendo la rubrica cronache indiscrete apparsa sabato 27 sul vostro quotidiano online Cronaca4, non ho potuto fare a meno di notare che anche il giornalista Renzo Raffaelli attacca un pò gli operai dell'Acam. Scrivendo che è consuetudine vedere un operaio Acam lavorare, mentre altri tre lo guardano. Raffaelli menziona un luogo comune che noi operai ci sentiamo ripetere da anni.
Peccato che nessuno noti mai, quando, gli stessi operai lavorano sotto la pioggia,di notte o durante le festività per garantire il ripristino di un servizio.
Durante il gelo che mise in ginocchio la nostra Provincia l'anno scorso, gli operai Acam dov’erano?
Erano tutti a scambiarsi i doni natalizi o hanno lavorato ininterrottamente sotto la pioggia per rimediare il più possibile ai disagi?
Nessuno ha menzionato la nostra presenza nel gruppo di soccorsi che ha ripulito Portovenere dopo il nubifragio, eppure c'eravamo, con tute blu e gialle difficile non notarci.
In questi due anni a causa delle condizioni economiche della nostra Azienda alcuni interventi non sono stati tempestivi come avrebbero dovuto e con chi credete se la sia presa la gente, con Tortora? con i dirigenti , con i vari politici che hanno presieduto o presiedono i vari consigli d'amministrazione?
No,se la sono presa e continuano a prendersela con noi operai o con i colleghi degli sportelli e del centralino.
Per fortuna molte di queste persone, dopo aver visto come cerchiamo di risolvere i loro disagi, ci ringraziano , alcune anche scusandosi dell'approccio un po’ troppo belligerante con cui ci avevano accolto . Noi non viaggiamo con il regolamento in mano, ma cerchiamo di avere un occhio di riguardo quando i guasti colpiscono le abitazioni dove ci sono anziani o bambini .Come mai di questo nessuno ne parla?
Con questo sfogo non è mia ambizione santificare noi operai di Acam, siamo pagati per svolgere un lavoro ed è quello che facciamo,( siamo ben consapevoli che ci sono lavoratori che stanno molto peggio di noi) ma comunque, mi sembrava opportuno invitare chi, così attentamente, segue le nostre sorti, ad andare oltre alle apparenze, evitando cosi di alimentare ulteriori e facili polemiche.   Giovanni Corvi - operaio Acam