domenica 19 dicembre 2010

eil famoso Parco delle Meraviglie

Certo, adesso le spiagge, nei giorni dal clima autunnale, sono deserte. Certo, andando in barca, è più facile imbattersi in giorni di mare. Certo, addirittura, quando il vento alza le onde trasformandole in mareggiate, chiude anche la Via dell’Amore, con la sua straordinaria vista su un patrimonio dell’Umanità. E non perchè lo dice l’Unesco, non solo. Ma perchè è proprio vero.
Eppure, fuori stagione, anche in autunno, le Cinque Terre riescono ad essere uniche. E non solo perchè, comunque, il tempo regge spessissimo e anche in pieno ottobre è possibile godersi giornate quasi estive. Particolarmente apprezzate dai turisti a stelle e strisce, australiani, tedeschi e olandesi, che fanno la parte del leone insieme agli italiani.
Ma per godere in pieno la magia delle Cinque Terre qualche istruzione per l’uso può essere utile. A partire da quella principale: per muoversi a Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, è meglio lasciare l’auto a casa. Certo, ciascuno dei cinque Comuni è dotato di parcheggi. Ma è bene sapere che sono fuori dai centri storici, i posti sono limitati e le tariffe molto care.
Molto meglio, il treno della linea Genova-La Spezia che funziona come una vera e propria metropolitana di superficie (e, al proposito, conviene acquistare la carta Cinque Terre, disponibile anche nella versione per sette o tre giorni, nella versione per famiglie e nella versione battello, che permette di viaggiare sui treni locali senza limiti, oltre a dare diritto all’accesso alla Via dell’Amore, a fruire dei minibus che collegano le varie località con le colline e a utilizzare le mountain bike del Parco). I proventi della Card, fra l’altro, sono riutilizzati dal Parco per dare ulteriori servizi ecosostenibili ai turisti. Insomma, un circolo virtuoso.
Se il primo consiglio indispensabile per visitare le Cinque Terre è quello di prendere il treno, il secondo è quello di portarsi dietro il numero di telefono del Parco nazionale: 0187/76031, guidato dal presidente Franco Bonanini che, con un amore e una passione incredibile per la propria terra, è riuscito a fare di questo Parco un gioiello ambientale, agricolo e turistico.
Tre concetti riassunti, ad esempio, dai trenini a cremagliera: cinquantatrè monorotaie che, su terreni scoscesi, portano i viticoltori a raccogliere l’uva su terrazze tanto meravigliose a vedersi quanto difficili da raggiungere. Trasformati dal Parco di Bonanini anche in attrazione turistica. Come una Disneyland in un iper-luogo anzichè in un non-luogo.
E, a proposito di Disneyland, per chi ha bambini la Terra più indicata è Monterosso: spiagge sabbiose e, soprattutto a Fegina, la frazione a occidente della stazione ferroviaria, giochi per bambini in riva al mare.
Mare, colline, paesaggi, ma non solo: a Riomaggiore è d’obbligo un viaggio al Santuario di Montenero che si apre su un panorama unico al mondo ed ospita anche una foresteria per turisti e un ristorante del Parco (telefono 0187/760520), che gestisce anche il bar dell’Amore, proprio sopra la stazione ferroviaria di Manarola. Dove, probabilmente, si mangia con il panorama più bello del mondo di fronte a sè.
Ma, ovviamente, non mancano anche i punti di ristoro privati, che propongono straordinario pesce, con una passione speciale per i crostacei: le cozze alla riomaggiorese, per gli appassionati dei sapori forti, sono uno dei motivi per cui vale la pena di vivere (
Da Ciua, a Riomaggiore ne propone di buonissime). Ma non mancano anche soluzioni per chi vuole uno spuntino leggero che non alleggerisca troppo le tasche: in pieno centro a Riomaggiore è possibile trovare delle eccezionali focacce appena sfornate e di vari gusti dal Bomber di Mario Vestito, panificio-gastronomia nel corso centrale. Imperdibile quella calda con il formaggio, che si scioglie in bocca.
E per bere? Lo Schiacchetrà è un passito miracoloso che innaffia spesso anche i vertici della presidenza del Consiglio. Ma il Parco ne ha anche per gli astemi: la Lemonita, granita con i limoni del Parco, è la bevanda ufficiale. Ecosostenibile e dai sapori unici. Quasi un riassunto delle Cinque Terre.

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